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Down informatico di ieri nel mondo, banche e aeroporti in tilt: quasi 4.300 voli cancellati. Un problema tecnico di CrowdStrike motivo del crash globale.

Società di telecomunicazioni, emittenti tv e supermercati 'off line'. Colpiti anche ospedali e farmacie. Il ceo di CrowdStrike: "Problema risolto".

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Sono stati circa 4.300 i voli cancellati in tutto il mondo a causa dell’interruzione globale dei sistemi informatici, ovvero il 3,9% di tutti i voli che erano stati programmati a livello mondiale. Lo ha reso noto Cirium, società di analisi sul settore dell’aviazione, precisato che il dato può cambiare.

Il ‘cyber guasto’ mondiale ha mandato il tilt servizi informatici e banche, compagnie aeree, società di telecomunicazioni, emittenti radiotelevisive e supermercati ‘off line’. Oltre a ospedali e farmacie. Un problema globale quello che si è verificato oggi, che sarebbe stato risolto. “Siamo a conoscenza di un problema che riguarda i dispositivi Windows a causa di un aggiornamento da una piattaforma software di parti terze. Prevediamo una soluzione imminente”, quanto ha detto un portavoce di Microsoft.

I disagi e blocchi informatici che si sono verificati in diversi Paesi del mondo non sono legati a un attacco informatico a livello globale, ma a un problema tecnico, aveva chiarito quasi subito all’Adnkronos l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (Acn) che monitorava attentamente la situazione da subito anche in Italia dove in ogni caso la situazione sarebbe diversa.

A finire nel mirino, in particolare, è stata la società CrowdStrike, con un “difetto individuato in un singolo aggiornamento del suo software sui sistemi operativi Windows di Microsoft“, ha scritto George Kurtz su X, ceo della società responsabile dell’aggiornamento alla base del crash globale. Gli ingegneri dell’azienda sono quindi intervenuti per risolvere il problema che è stato “individuato e isolato”. E’ stato poi prodotto un nuovo aggiornamento del programma per superare il ‘bug’.

Potrebbe volerci un po’ di tempo per alcuni sistemi che non si ripristinano in modo automatico“, ha poi detto Kurtz alla Nbc dopo aver confermato di “sapere qual è il problema” e precisato che “lo abbiamo risolto” escludendo categoricamente l’ipotesi di attacco informatico. “E’ nostro compito fare in modo che ogni cliente” torni pienamente operativo, ha aggiunto.

Cosa è successo in Italia e nel mondo

A terra le principali compagnie aeree Usa. La Bbc ha riportato che a Londra il problema informativo avrebbe colpito il London Stock Exchange mentre i maggiori problemi si sono registrati in Australia con voli bloccati, supermercati nel caos e dalle reti di trasmissione a singhiozzo.

Aeroporti di Roma ha segnalato in una nota che, nonostante i propri sistemi non siano stati impattati dal guasto, “si stanno verificando ritardi e/o cancellazioni sui voli in partenza e in arrivo a causa di un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici”. Problemi tecnici dei sistemi informatici con disservizi sui voli previsti nella giornata odierna presso gli scali di Firenze e Pisa. Toscana Aeroporti ha garantito la massima assistenza ai propri passeggeri. “Si invitano i passeggeri a verificare lo stato del volo sui siti delle compagnie aeree e/o degli aeroporti di Firenze e Pisa”, ha informato Toscana Aeroporti.

Il guasto informatico ha generato problemi tecnici anche a Piazza Affari. All’apertura delle contrattazioni il sito di Borsa Italiana non risultava aggiornato, così come il valore dell’indice Ftbe Mib. Attorno alle 9.30 di ieri la stessa Borsa Italiana ha comunicato che la corretta diffusione dell’indice Ftse Mib era stata ripristinata. Disagi si sono verificati anche sul London Stock Exchange, dove un problema tecnico ha colpito la piattaforma che diffonde informazioni al mercato, e in apertura è risultato ritardato il valore del principale indice Ftse 100. Nessun problema negli istituti di credito italiani. Come rilevato da Adnkronos, per Intesa Sanpaolo “non ci sono impatti significativi”, mentre Bnl – Bnp Paribas era perfettamente operativa da ieri mattina. Non sono state segnalate problematiche nemmeno dalle banche completamente online, come Revolut, che in Italia non ha registrato malfunzionamenti.

“Nonostante il disservizio che questa mattina ha colpito diverse piattaforme informatiche a livello mondiale, il Gruppo Autostrade per l’Italia ha attivato nelle prime ore della giornata, nel giro di breve tempo, il proprio sistema di business continuity per tornare a garantire rapidamente sulla rete nazionale la piena funzionalità di tutti i servizi digitali, assicurando la continuità operativa e limitando al massimo i disagi per gli utenti in viaggio in queste ore. Il servizio è stato comunque sempre garantito”. Lo ha comunicato una nota.

“Sin dalle prime ore della mattina – si legge – è stato inoltre attivato contestualmente al problema informatico, il protocollo di emergenza che prevede un presidio fisico straordinario di uomini e mezzi su tutti i nodi nevralgici della rete, a supporto dei viaggiatori. Le attività di business continuity continueranno per tutto il giorno fino a risoluzione, onde garantire piena operatività del servizio”, conclude la nota.

E ancora: forti disagi, almeno fino alle 10 di ieri, per i voli da e per l’aeroporto di Berlino. “Ci sono ritardi nella gestione a causa di un problema tecnico – ha spiegato una portavoce dell’aeroporto Berlino Brandeburgo – Le operazioni di volo sono state sospese fino alle 10”. Media locali hanno riferito di un guasto al server, ma la portavoce non ha confermato. Il sito ufficiale dello scalo riporta numerose cancellazioni di voli – soprattutto sul breve raggio – e forti ritardi in arrivi e imbarchi. Intanto all’aeroporto Stansted di Londra alcuni check-in sono stati effettuati manualmente ma “i voli continuano a funzionare normalmente”. “I nostri principali sistemi operativi non sono interessati”, afferma un portavoce alla Bbc, ma “alcuni servizi delle macchine di pagamento al dettaglio sono stati interessati” dal tilt.

Problemi anche per varie tv francesi. Canal+ ha confermato di subire gli effetti del guasto che impediscono la regolare trasmissione dei programmi. Disagi anche per Tf1. Un conduttore ha spiegato che il canale non è in grado di trasmettere tutto nella norma. Impossibile, ad esempio, mostrare ai telespettatori le mappe durante le previsioni meteo. E problemi anche per il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Parigi a causa del guasto. Il comitato organizzatore dei Giochi ha confermato l’impatto sulle attività informatiche, a una settimana dalla cerimonia di apertura. “Lo staff tecnico di Parigi 2024 è pienamente mobilitato per limitare gli impatti e abbiamo attivati i nostri piani di contingenza per assicurare il proseguimento delle nostre operazioni”, hanno fatto sapere, come riporta Bfmtv.

In Israele il tilt dei servizi informatici avrebbe riguardato anche alcuni ospedali. Secondo il Times of Israel, il problema ha interessato alcuni ospedali e il servizio postale, oltre ad alcuni media. Possibili ritardi all’aeroporto Ben Gurion. Secondo il ministero della Salute, sono più di una decina gli ospedali interessati dai problemi in Israele, anche una struttura a Gerusalemme. Gli ospedali hanno operato manualmente e i servizi digitali sono restati inaccessibili. Il ministero ha sottolineato come non ci siano state ripercussioni nella cura dei pazienti. Le ambulanze sono state indirizzate verso le strutture non interessate dai problemi.

In Nuova Zelanda problemi informatici per diversi sistemi all’aeroporto internazionale di Christchurch. Problemi, ha dichiarato un portavoce del Parlamento citato dalla Bbc, anche per la rete informatica dell’Assemblea.

Il più grande terminal container della Polonia, il Baltic Hub nella città settentrionale di Danzica, è ancora una delle grandi infrastrutture ad essere stata colpita. “Vi informiamo che stiamo lottando con un’interruzione globale del sistema operativo Microsoft che sta ostacolando le operazioni del terminal”, afferma la società. Baltic Hub ha chiesto alle aziende di non inviare container al porto.

Da Ita e Ryanair a Delta, cosa dicono le compagnie aeree

Ita Airways ha fatto sapere che i sistemi “hanno continuato a funzionare correttamente grazie a soluzioni di backup. L’operativo della compagnia, tuttavia, è stato inevitabilmente impattato dalle forti restrizioni del traffico aereo in Europa e dalle problematiche registrate da alcuni degli aeroporti su cui opera, causando ritardi e portando, suo malgrado, alla cancellazione di 60 voli, di cui 34 sull’aeroporto di Roma Fiumicino e 26 su Milano Linate. Oltre il 90% dei passeggeri coinvolti è stato riprotetto su voli operati tra oggi e domani”. Ad affermarlo è il gruppo in un comunicato sottolineando che Ita Airways “sta monitorando costantemente l’evoluzione dell’emergenza e ha ripreso la piena operatività, prevedendo voli aggiuntivi anche con utilizzo di aeromobili con maggiore capacità di posti per ridurre al minimo i disagi dei passeggeri, causati da eventi che non rientrano nel controllo della Compagnia”.

Da Edimburgo, la compagnia aerea Ryanair ha affermato di aver riscontrato “potenziali interruzioni sulla rete”, che secondo l’azienda sono dovute a un’interruzione di terze parti, riporta ancora la Bbc. La compagnia ha consigliato quindi a chiunque viaggiasse di controllare l’app Ryanair per gli aggiornamenti sul proprio volo.

Le compagnie United, Delta e American Airlines – tutte con sede negli Stati Uniti – hanno emesso uno “stop globale a terra” su tutti i loro voli. I voli in viaggio sono continuati, ma non sono decollati altri voli.

Come tutte le compagnie aeree oggi, Wizz Air ha affrontato “enormi sfide tecniche a causa dell’interruzione dei sistemi IT globali di terze parti”. I clienti di Wizz Air potrebbero quindi riscontrare disagi in tutta la rete con i servizi del sito web e dell’app mobile temporaneamente non disponibili. I seguenti servizi online attualmente non sono disponibili: sito web e applicazione mobile di Wizz Air; sistema di prenotazione; sistema di check-in online e visualizzazione della carta d’imbarco; centri di contatto – nuove prenotazioni e modifiche a quelle esistenti.

“Durante l’interruzione – ha spiegato la compagnia aerea – il check-in gratuito è disponibile in aeroporto. Pertanto, consigliamo ai passeggeri di arrivare in aeroporto almeno 3 ore prima dell’orario di partenza previsto per avere il tempo sufficiente per il check-in, il controllo di sicurezza e le procedure specifiche di salute e sicurezza dell’aeroporto. Vi ringraziamo per la comprensione mentre affrontiamo gli effetti dell’interruzione globale dei sistemi IT. Il team di Wizz Air sta facendo tutto il possibile per ridurre al minimo i disagi per i clienti”.

“A causa di un guasto informatico globale verificatosi oggi, anche i nostri sistemi sono stati coinvolti. Il nostro team sta lavorando per ridurre al minimo i disagi e garantire il miglior servizio possibile ai nostri passeggeri”. E’ quanto ha scritto ieri in una nota Aeroitalia, invitando a “a consultare il nostro sito web per aggiornamenti continui e informazioni”.

L’impatto su ospedali e farmacie nel mondo

Dalla Germania alla Gran Bretagna, fino a Israele, il ‘cyber guasto’ ha interessato anche il servizio sanitario. In Germania, l’ospedale universitario dello Schleswig-Holstein, uno dei più grandi d’Europa, è stato costretto ad annullare tutti gli interventi chirurgici non programmati e a chiudere i suoi ambulatori a causa dell’interruzione globale dei sistemi informatici. Lo Schleswig-Holstein ha dichiarato che entrambi gli ospedali di Kiel e Lubecca sono stati colpiti, aggiungendo tuttavia che il pronto soccorso e tutti i servizi di emergenza rivolti ai pazienti è ancora operativo.

Il Servizio Sanitario Nazionale britannico ha affermato di essere stato ampiamente colpito dal guasto informatico e che l’interruzione sta causando “interruzioni nella maggior parte degli studi medici di base”. Problemi sono stati segnalati da vari ospedali britannici che hanno annullato interventi non urgenti, come il Wilmslow Health Centre, il Mass General di Brigham o il Ellergreen Medical Centre in Liverpool. Come riporta una fonte ospedaliera alla Bbc, i sistemi finora interessati includono: servizi informatici al desk, sistemi di prenotazione degli appuntamenti, refertazione radiologica, sistemi di turnazione, un sistema utilizzato dai medici di base per consentire ai pazienti di prenotare appuntamenti o richiedere prescrizioni consuete, il software di riconoscimento vocale e l’app del Servizio Sanitario Nazionale.

I medici di famiglia nel Regno Unito non hanno potuto quindi accedere a Emis, il sistema per prenotare appuntamenti e accedere alle cartelle cliniche dei pazienti, ha affermato un portavoce del Servizio Sanitario Nazionale, aggiungendo che le receptionist “hanno utilizzato cartelle cliniche cartacee e prescrizioni scritte a mano”.

In Gran Bretagna è stata compromessa anche la capacità di distribuire medicine. In una nota, la National Pharmacy Association ha affermato di essere “consapevoli che a causa di interruzioni informatiche globali, i servizi in alcune farmacie comunitarie, tra cui l’accesso alle prescrizioni dei medici di base e le consegne di medicinali, sono interrotti oggi”. L’associazione ha esortato le persone ad avere pazienza quando si recano in farmacia e ha affermato che stava “sollevando urgentemente questo problema con il Sistema sanitario nazionale”, come riporta il Financial Times.

Microsoft nel mirino, cosa dice la società

Sotto accusa il sistema operativo Windows di Microsoft. “Siamo a conoscenza di un problema che riguarda i dispositivi Windows a causa di un aggiornamento da una piattaforma software di parti terzePrevediamo una soluzione imminente“. E’ quanto ha detto, secondo la Bbc, un portavoce di Microsoft.

Un post su X del servizio Microsoft 365 ha spiegato nella mattinata dell’altro ieri che i tecnici della società “stanno indagando su un problema che influisce sulla capacità degli utenti di accedere a varie app e servizi Microsoft 365”. Al tempo stesso tuttavia, un portavoce di Microsoft ha detto alla Bbc che “la maggior parte dei servizi sono stati ripristinati”.

Microsoft 365 va intanto avanti con “misure di mitigazione” e su X precisa che “molti servizi continuano a riscontrare miglioramenti nella disponibilità mentre proseguono i nostri interventi di mitigazione” dei problemi.

CrowdStrike e l’aggiornamento “andato terribilmente storto”

“Ci sono state segnalazioni che suggeriscono che una società di sicurezza informatica chiamata CrowdStrike, che produce software antivirus, abbia rilasciato un aggiornamento software che andato terribilmente storto e che sta bloccando i dispositivi Windows, provocando la cosiddetta “schermata blu della morte’ sui pc”. Aveva rivelato in mattinata la Bbc, che spiegava come tuttavia non fosse dato sapere se il tilt globale e queste segnalazioni fossero parte dello stesso problema o se si trattasse “di una tempesta perfetta di due grandi eventi che accadono simultaneamente”.

La CrowdStrike, azienda fino a oggi sconosciuta per la maggior parte delle persone coinvolte dalle conseguenze del bug informatico sui sistemi Microsoft, non solo avrebbe diffuso l’aggiornamento software al centro dei problemi odierni a livello globale ma in passato aveva partecipato alle indagini sugli attacchi informatici russi ai server del Comitato nazionale democratico durante la campagna del 2016, come ad altri importanti violazioni dei sistemi. Il caos di ieri tuttavia non è il risultato di una violazione, bensì di un errore.

CrowdStrike è una azienda multimiliardaria americana specializzata in Cybersicurezza. Il problema emerso nelle scorse ore è nato da un “difetto individuato in un singolo aggiornamento del suo software sui sistemi operativi Windows di Microsoft”, come ha scritto su X il ceo, George Kurtz. Il problema è specifico di “Falcon”, uno dei principali prodotti software della società, progettato per individuare e bloccare minacce di hacker, e non ha impatto sui sistemi operativi dei Mac o Linus.

Il software ha bisogno di aver accesso in profondità al sistema operativo del computer su cui viene fatto girare per cercare possibili minacce. L’aggiornamento di Falcon interagisce in modo scorretto con il sistema operativo, provocandone il crash. Quindi, non c’è stato un attacco informatico o una violazione della sicurezza” ha precisato Kurtz.

Fonte: ADNKRONOS.COM

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