Si è spenta ieri nel castello di Balmoral in Scozia all’età di 96 anni la Regina Elisabetta II del Regno Unito e del Commonwealth, nata Elizabeth Alexandra Mary Windsor, dopo un regno lungo ben 70 anni che l’aveva portata a festeggiare proprio quest’anno l’importante traguardo del Giubileo di Platino.
Da sempre simbolo indefettibile dell’unità e della continuità per il suo amatissimo Paese che l’ha ricambiata con eguale affetto e figura carismatica che ha saputo raccogliere ovunque rispetto, stima e simpatia.
Una vita, la sua, interamente dedicata ai suoi cittadini, un esempio, il suo, di lodevoli dedizione, abnegazione e perseveranza, in un connubio riuscito tra tradizione e modernità.
Le succede sul trono il figlio primogenito Carlo nominato immediatamente Re con il nome da lui scelto di Re Carlo III.
Scattati sin dal pomeriggio di ieri il Protocollo ‘London Bridge’ e la variante scozzese ‘Unicorn’ studiati da lungo tempo nei minimi dettagli ed applicati in caso di dipartita della Regina. In entrambi i protocolli sono previsti 10 giorni di lutto nazionale.
Messaggi di profondo cordoglio sono arrivati e continuano ad arrivare da tutto il mondo da parte di capi di Stato ed istituzioni e di milioni di cittadini sbigottiti e commossi sui social.
Elisabetta detta Lilibet, Sovrana e Donna destinata a rimanere a lungo una icona nei cuori e nell’immaginario collettivo e una stella polare nel mondo che cambia. Possa riposare in pace e auguri di un regno lungo e prospero al suo successore Re Carlo III