Eba ed Ema a Milano – Premier Matteo Renzi ha idee chiare – Sindaco Sala a Londra per trattare la questione – IEA Istituto Europa Asia: dichiarazione del presidente Colombo Clerici a sostegno del Sindaco
Istituto Europa Asia IEA EUROPASIA Europe Asia Institute
Il Premier Matteo Renzi ha idee chiare in merito ai diritti dell’ Italia e di Milano ad ospitare EBA ed EMA
Sostegno al Sindaco di Milano Giuseppe Sala che si reca a Londra per trattare il trasferimento di queste Autorita’ a Milano
Colombo Clerici: “Si tratta di una questione politica e non di organizzazione della funzione o del servizio.
L’Italia e’ la cenerentola europea in fatto di sedi e di agenzie ospitate.
E’ un problema di equita’ distributiva in rapporto al peso politico-economico, ed alla contribuzione complessiva al finanziamento della Unione di cui l’Italia si fa carico .”
Milano 4 luglio 2016
E’ noto che sono italiani i vertici di EBA-Autorità bancaria europea e di Ema-Agenzia europea per i medicinali che, dopo Brexit, dovranno lasciare Londra: si tratta del presidente di EBA Andrea Enria e di Guido Rasi, direttore generale di EMA.
Una carta in più in mano a Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che mercoledì a Londra, forte dell’appoggio del Premier Matteo Renzi, avvierà le trattative per il trasferimento a Milano di almeno una delle importanti istituzioni.
I concorrenti sono molti: Madrid, Parigi, Francoforte, Amsterdam, Vienna, addirittura Varsavia. Madrid e Parigi inoltre sono sede di due organizzazioni internazionali del settore finanziario,rispettivamente lo Iosco (autorità di vigilanza dei mercati finanziari) ed Esma, la Consob europea; il che fa dire a spagnoli e francesi come sarebbe più logica la collocazione di EBA in una sede già attrezzata.
“Non è una questione logistica o di attrezzatura della funzione o del servizio quella di cui stiamo parlando, altrimenti come si spiegherebbe l’assurdità degli uffici dell’Unione divisi tra Bruxelles e Lussemburgo, ovvero il precedente stesso degli uffici finanziari e farmaceutici divisi tra Londra e le due citta’ continentali citate – afferma Achille Colombo Clerici presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia che e’ intervenuto assieme ad altre personalità dell’imprenditoria e della cultura milanesi alla campagna, avviata su “Il Giorno”, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica a favore di EBA a Milano –
E’ una questione politica di fondo. L’Italia e’ la cenerentola europea nella assegnazione delle sedi degli organismi che gestiscono l’Unione.
Siamo il terzo contribuente netto nel finanziamento della UE dopo Germania e Francia e poi constatiamo che le sedi dell’Europa (le quali fanno indotto e costituiscono un volano economico e soprattutto politico per i territori dove sono allocate) si trovano in numero sproporzionato in stati che contribuiscono minormente al finanziamento dell’Unione: Belgio, Lussemburgo, Olanda etc.
“Con l’uscita del Regno Unito il baricentro europeo si e’ ormai spostato piu’ a Sud, sia da un punto vista economico, sia da un punto di vista geo-politico. La collocazione a Milano di almeno una delle agenzie citate ne rappresenterebbe il logico riconoscimento e senz’altro un “passaggio” di equita’ distributiva all’interno dell’unione”.