Nella riunione informale del 16 ottobre scorso, organizzata in via straordinaria e presieduta dal commissario Ue alla Salute Tonio Borg e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a nome della Presidenza italiana del Consiglio Ue, i ministri della Salute di 21 paesi europei (comprese Svizzera e Norvegia) hanno discusso a Bruxelles le misure da prendere per rafforzare i controlli sui passeggeri in provenienza dalla regione dell’ Africa occidentale colpita dall’epidemia di Ebola, e ribadito che il rischio che il contagio si propaghi in Occidente resta molto basso. Al tempo stesso hanno sottolineato ammirazione e apprezzamento per il lavoro di tanti operatori sanitari.
Ebola, rafforzare controlli in uscita dai Paesi colpiti
Inoltre, come ha riferito dal commissario Borg, saranno rafforzati i controlli effettuati negli aeroporti, spesso dalle stesse compagnie aeree, sui passeggeri in partenza dai paesi colpiti dal virus (Liberia, Sierra Leone e Guinea), e verrà effettuata una verifica, una sorta di audit, sul loro funzionamento e la loro efficacia, a cura dell’ Ecdc (il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili dell’ Ue, che ha sede a Stoccolma) e con la collaborazione dell’ Oms (Organizzazione mondiale della Salute).
Entrambe le organizzazioni erano rappresentante alla riunione. I controlli sono basati sull’autocertificazione e sulle informazioni che i passeggeri devono fornire per ottenere il visto per l’ Europa, che è necessario se si proviene dai tre paesi africani.
Gli Stati membri hanno anche concordato con la necessità di un migliore coordinamento delle misure nazionali ai punti di ingresso , in particolare negli aeroporti e porti con collegamenti diretti.
Tutti gli Stati membri concordano con la necessità di rafforzare le campagne di informazione e di sensibilizzazione a tutti i punti di ingresso dell’UE rivolte ai passeggeri, equipaggi, tutto il personale aeroportuale e operatori sanitari in prima linea; in particolare, di migliorare le informazioni fornite ai viaggiatori provenienti da paesi colpiti in modo che sappiano cosa fare e dove andare ai primi sintomi.
Accordo per acquisto agevolato di medicinali e vaccini in caso di emergenza sanitaria internazionale
Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha firmato inoltre bruxelles l’Accordo di Aggiudicazione congiunta per l’acquisto di contromisure mediche (vaccini e farmaci antivirali) volte a contrastare gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.
L’accordo in questione attua le previsioni dell’articolo 5 della decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2013.
La procedura dell’aggiudicazione congiunta consente di rafforzare il potere di acquisto delle parti contraenti, garantendo un prezzo più vantaggioso e un accesso equo alle contromisure mediche contro gravi minacce per la salute.
La conclusione dell’accordo di aggiudicazione congiunta, tuttavia, non comporta alcun obbligo per i contraenti di prender parte alle procedure di aggiudicazione avviate per acquistare la specifica contromisura medica in base a tale accordo, ma determina solo la possibilità per i sottoscrittori di acquistare i medicinali tramite l’aggiudicazione degli appalti in base alla suddetta procedura.