IQ. 28/06/2013 – E “codunque” come diceva Mario, il portiere di casa mia a Torrevecchia, quando ero studente, non voglio lasciarvi senza il mio pensierino che ho preso l’abitudine di pubblicare su questa rubrica,anche perche’ l’orgoglio italiano si fa sentire quando intoniamo l’inno di Mameli, tutt’insieme, come ieri sera.
ER GIOCATTOLO PAESE S’E’ QUASI ROTTO!.
A BOCCA APERTA ASPETTAMO ‘NA SVORTA.
COME? SI TUTTO RESTA COME ‘NA VORTA.
CO’ L’OMO ONESTO VINTO DAR COROTTO.
ER “SISTEMA MERCATO” E’ BELLO CHE COTTO.
COME RIANIMATORI SU ‘NA BELLA MORTA.
NOVELLI MENTORI DALLA MANINA CORTA.
PROMETTENO ER GRAN FINALE COR BOTTO!
MA MENTRE ASPETTI ER BOTTO T’ARILEGGI ER IERI.
QUANNO DAR MALE SEMO ANNATI AR BENE.
E’ LI CHE C’E’ SCRITTO CHI SEI, QUANTO CHI ERI.
SI NUN VOLEMO FINI’ DELL’ANTRI I CAMMERIERI.
MO’ CHE NUN C’E’ PIU’ ER TEMPO DELL’ELEGANTI CENE.
FAMO CACCIA E’ VERO, MA A LI’ SORDI E NO A LI BOMBARDIERI!
Affettuosamente Mario Brozzi
sante parole!
Io invece ho provato nuovamente a scrivere un sonetto per la mia bimba:
“Il tempo senza te”
Tante ore
senza vederti
uccidono il cuore:
devo sentirti!
Sei la migliore,
che posso dirti,
il mio grande amore:
devo baciarti..!
Poi finalmente finisco di lavorare
prendo la macchina immediatamente
col solo pensiero di poterti abbracciare
E come mi vedi sei travolgente:
sgambetti serena e ti metti ad urlare..
ti attacchi al mio seno e tutto il resto è niente..
Un abbraccio forte e grazie per avermi dato la possibilità di riscoprire la mia vena poetica…temevo sinceramente di averla persa: erano anni che non scrivevo più!
Complimenti Ilaria