Home ISTITUZIONI E POLITICA Europee: per Meloni 2,3 milioni di preferenze, ecco i big del voto.

Europee: per Meloni 2,3 milioni di preferenze, ecco i big del voto.

Vannacci supera il mezzo milione. Boom di Decaro al Sud e di Bonaccini nel Nord Est.

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Giorgia Meloni supera 2,3 milioni di preferenze quando mancano da scrutinare 270 delle 61.650 sezioni elettorali.

Lo si può riscontrare sul sito Eligendo del ministero dell’Interno. La leader di Fdi risulta essere stata scelta da 2.366.273 elettori (623.089 nel Nord Ovest, 493.003 nel Nord Est, 458.603 al Centro, 549. 298 al Sud, 242.280 nelle Isole).

Nella Lega si conferma l’atteso successo di Roberto Vannacci. Anch’egli candidato in tutte le circoscrizioni, ha messo insieme 532mila preferenze.

Nelle file del Pd spiccano i numeri del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e del sindaco di Bari Antonio Decaro.

Bonaccini vola al Parlamento europeo, come ampiamente pronosticato, con oltre 389mila preferenze nella circoscrizione Nord Orientale. Ne ha raccolte 254mila nella sola Emilia-Romagna, dove ha scritto il suo nome sulla scheda più di un elettore su tre di quelli che hanno votato Pd. Una volta che la sua elezione sarà convalidata si dimetterà dalla presidenza della Regione (i due ruoli sono incompatibili per legge) e a quel punto partirà l’iter per la convocazione delle elezioni regionali che dovrebbero essere in autunno.

Fa ancora meglio Decaro, che nella circoscrizione Sud raccoglie 486mila preferenze. “Grazie. Di fronte a un risultato come questo è difficile trovare le parole giuste. L’affetto e la fiducia che mi avete consegnato mi affidano una responsabilità enorme” il commento a caldo del sindaco.

Sempre nella circoscrizione Sud, l’unica in cui il Pd si piazza davanti a Fdi, buona performance anche della giornalista Lucia Annunziata, che ottiene 240mila preferenze.

Tra i dem altri due sindaci nella circoscrizione Centro mettono a segno un risultato positivo: il sindaco di Firenze Dario Nardella raccoglie 99mila preferenze, seguito dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci con 84mila.

Nella circoscrizione Nord Occidentale è invece il sindaco uscente di Bergamo Giorgio Gori a incassare numeri elevati: 210 mila preferenze, secondo per i dem dietro a Cecilia Strada che ne totalizza 283mila.

Exploit anche da parte di un ex sindaco, stavolta candidato da Avs: Mimmo Lucano, ex primo cittadino di Riace,  mette insieme 101.800 preferenze tra Sud e Isole.

Tra i leader di partito, la segretaria del Pd Elly Schlein correva nelle Isole e al Centro: nella prima circoscrizione è stata scelta da 84.719 cittadini, e nella seconda da 121.818, per complessivi 206.537 voti.

Il leader di Fi Antonio Tajani, candidato in quattro delle cinque circoscrizioni (non nelle Isole), ha incassato 395.227 preferenze

Sono oltre 81.847 le preferenze ottenute complessivamente da Carlo Calenda. Il leader di Azione nel 2019 era candidato come capolista del Pd e ottenne 279.783 mila preferenze. Molto più alto il numero delle preferenze raggiunte dal leader di Italia Viva Matteo Renzi che arriva complessivamente a 144.328. Né Calenda né Renzi entreranno al parlamento Europeo, non avendo superato la soglia di sbarramento del 4%.

Fonte: ANSA. IT

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