Come un concerto. Il palazzo Wanny di Firenze ha iniziato a lampeggiare a tempo di musica coinvolgendo nello spettacolo del volley anche il pubblico. Lo abbiamo già visto in estate durante le performance dei Coldplay. Il gioco dei braccialetti luminosi ha contagiato anche lo sport, ma se Chris Martin in un momento iconico ha colorato gli stadi di “yellow”, l’Italvolley di Mazzanti si è circondata di azzurro. “Sto bene e mi sento alla grande”, sulle note di Blue (colore non casuale) degli Eiffel 65 David Guetta e Bebe Rexha hanno trovato un testo moderno, che ha riportato il motivato elettro-pop in cima alle classifiche. Quelle stesse parole potrebbero averle riprese le ragazze della nazionale, un messaggio chiaro in un europeo in cui i dubbi si sono manifestati anche dopo un percorso netto di 6 partite senza perdere set.
Italia-Francia: è il torneo di Kate Antropova, ma ora si fa sul serio
Elena Pietrini era stata la padrona dell’Europeo 2021, quello vinto poche settimane dopo la delusione olimpica. Kate Antropova sta rapidamente impossessandosi dell’edizione 2023, raggiungendo traguardi inimmaginabili. Mazzanti sceglie il doppio opposto per difendere il titolo, come se la giocatrice più forte al mondo (scettro conteso a Tijana Boskovic) non fosse sufficiente: Ekaterina Antropova è italiana da quest’estate e ha subito mandato in panchina Paola Egonou dominando le partite quasi in solitaria. I fantasmi e i timori che avevano accerchiato l’Italia dopo l’ottavo di finale contro la Spagna sono stati scacciati via nel quarto con la Francia. 3-0 ancora una volta, risultato netto e una vittoria ottenuta con grinta. Primo e terzo set senza storia, le transalpine sono entrate in partita solamente nel secondo, ci hanno fatto tremare, ma la reazione delle ragazze terribili di Mazzanti è perfetta: queste sono le campionesse d’Europa. La Francia si è trovata in vantaggio 18-15, Gicquel ha guidato l’attacco andando anche oltre gli errori di Cauzate, ma le mille risorse azzurre si manifestano, entra Egonu e ristabilisce la parità: ecco a cosa serve il doppio opposto.
Si può trovare senza dubbio qualche lato negativo, ma per il momento lasciamo che siano i risultati a parlare e ad oscurare ogni dubbio del tifoso e della stampa. Mazzanti ha per le mani l’occasione di bissare il titolo Europeo, come fecero Serbia e Russia prima del 2021. Mantenere un percorso netto, come è ovvio che sia, non vuol dire volare a Bruxelles per la final four senza alcuna rivale. Adesso le nazionali rimaste fanno tutte paura, è quindi arrivato il momento della verità per le azzurre. Nel pomeriggio l’Olanda ha schiantato la Bulgaria, le orange sembrano potersi candidare come non mai ad un podio che manca dalla doppia finale del 2015-2017. L’ultimo titolo olandese è del 1995; guardando la partita di van Aalen, Plak e Lohuis sembra impossibile che questa squadra sia tagliata fuori dalle favorite. Eppure i pronostici sembrano sorridere ancora a Serbia e Turchia: Guidetti ha a disposizione un vero e proprio Dream Team con Busa, Ognjenovic, Aleksic e Boskovic. Da parte sua la nazionale di Santarelli potrebbe essere la principale candidata al primo titolo turco della storia che dovrebbe portare la firma di Gunes e Karakurt. I quarti però non saranno così agevoli contro la Polonia dell’altro CT Italiano Stefano Lavarini: da questo incontro uscirà l’avversaria dell’Italia in semifinale. L’obiettivo minimo di Mazzanti è raggiunto, le ragazze si sentono alla grande e sono pronte per volare a Bruxelles.