Tra i patrocinatori della mostra, che sara’ allestita da Asmi-The Association for the Study of Modern Italy, Assoedilizia, Istitute Europa Asia, Amici di Milano, Istituto Europa Asia, Società Storica Lombarda, Asages, Dimore Storiche della Lombardia e un comitato di famiglie milanesi.
EXPO, MOSTRA SUL “TESTIMONIAL” « IO, LIONARDO DA VINCI »
Il programma annunciato da Paola Caroli e Alba Osimo, direttore e direttore vicario dell’Archivio di Stato di Milano. Colombo Clerici: “E’ l’ italiano, il “milanese” che più di altri nel mondo vuol dire Italia”
“Io, Lionardo da Vinci, in qualità di testimone, come sopra sottoscrivo” è l’unica firma al mondo di Leonardo – con la “i” al posto della “e” – redatta con questa formula (un’altra firma libera, “magistro fiorentino in Milano”, è conservata nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano) apposta in calce al contratto per la realizzazione della celebre Vergine delle Rocce il 25 aprile 1483, davanti al notaio assieme ai committenti, i fratelli Evangelista e Giovanni Ambrogio De Predis. Nel documento sono minuziosamente descritti tempi e modalità di esecuzione dell’opera, compresi i colori e le vesti dei personaggi. Il compenso fu di 800 lire, circa 136.000 euro di oggi.
Come annunciano Paola Caroli e Alba Osimo, direttore e direttore vicario dell’Archivio di Stato di Milano, organo istituzionale del Ministero per i Beni Culturali, è il gioiello della mostra su Leonardo da Vinci a Milano al tempo del duca Ludovico il Moro allestita da Asmi-Association for the Study of Modern Italy dal titolo “Io, Lionardo da Vinci …” con l’intento dare un contributo alle opportunità offerte agli ospiti visitatori che affluiranno a Milano per Expo.
Tra i patrocinatori dell’iniziativa Assoedilizia, Amici di Milano, Istituto Europa Asia, presidente Achille Colombo Clerici; la Società Storica Lombarda, presidente Luigi Orombelli; Asages-Associazione Archivi Gentilizi e Storici, presieduta da Manfredi Landi di Chiavenna, Dimore Storiche della Lombardia presidente Camillo Paveri Fontana e un comitato di famiglie milanesi.
La mostra, che sarà allestita nei mesi di maggio-ottobre, nelle sale restaurate e affrescate (una con opere del ‘600) della ex Sovrintendenza Archivistica per la Lombardia, in via Senato a Milano – ex Collegium Helveticum – prevede l’esposizione di 4 documenti:
1) contratto della Vergine delle Rocce in particolare con l’allegato recante la firma di Leonardo, 1483 aprile 25;
2) nota di ingegneri e architetti ducali tra i quali compaiono Bramante e Leonardo, s.d.? [1490-1500] Milano;
3) lettera di Ludovico il Moro a Marchesino Stanga con un ‘Memoriale delle cose che si hanno a fare’; si parla nel 5° capoverso di Leonardo e del Cenacolo in Santa Maria delle Grazie, 1497 luglio 30, Milano;
4) privilegio di Ludovico il Moro in favore di Santa Maria delle Grazie, 1497 dicembre 4, Milano.
L’intento è quello di offrire una visibilità della comunanza di luoghi di “lavoro e espressione”, della relazione tra Milano, i suoi duchi e due grandi protagonisti del Rinascimento – Bramante e Leonardo – ponendo il focus su:
– la famosa firma di Leonardo davanti al notaio, unica al mondo;
– la presenza a Milano di Leonardo e Bramante, che lavorano alle Grazie;
– i lavori al Cenacolo alle Grazie, una delle immagini di Expo;
– l’interesse dei duchi di Milano, Ludovico e la moglie Beatrice, per Santa Maria delle Grazie; tanto da far pensare di erigervi il loro mausoleo.
La rassegna è occasione irripetibile per presentare al pubblico italiano e internazionale (link sul sito dell’Archivio in arabo, cinese, giapponese, inglese, russo e spagnolo) i misconosciuti tesori conservati nei 40 chilometri di documenti dell’Archivio di Stato. I più belli visivamente, con molte e preziose miniature, sono: i peccati capitali (Accidia, Avarizia, Invidia); il Codicetto di Lodi; il San Gerolamo: il Codice Persiano; il libro delle Sete; il sigillo della Colombina del periodo sforzesco; il sigillo in ceralacca di Caterina, zarina di Russia; le iniziali miniate di Bianca Maria Visconti, di Francesco Sforza, di Ludovico il Moro; i contratti matrimoniali ebraici; la mappa del ghiaccio, bellissimo acquarello del 1570 ca; le maschere italiane di Mascagni: la scelta è ovviamente caduta sulla maschera di Milano.
É prevista inoltre la realizzazione di 2 calendari da tavolo per il 2016, con brevi presentazioni in italiano e inglese: il primo dedicato agli autografi (Leonardo, Bramante, Caterina di Russia, Lorenzo de Medici, Napoleone, Piermarini, Canova, Hayez, George Sand, Foscolo, Dumas padre, Puccini, Verdi); il secondo dedicato alle miniature.
“Anche se nato in Toscana e deceduto in Francia – commenta Colombo Clerici – Leonardo può essere a giusta ragione definito milanese. Qui ha vissuto a lungo ed ha realizzato quasi tutte le sue opere più importanti. E’ l’italiano che all’estero, assieme a Giulio Cesare, piu’ rappresenta il nostro Paese; come risulta da una ricerca dell’Istituto Europa Asia. Ed è l’immagine su cui puntare per promuovere l’Italia nel mondo”.
Luigi Orombelli dichiara:
« La Societa’ Storica Lombarda appoggia con gioia questa iniziativa, perche’ vede in Leonardo il personaggio capace di mettere l’accento sulla storia di Milano e della Lombardia nella sua proiezione a livello mondiale »
Colombo Clerici aggiunge: « L’ immagine più nota nel mondo del nostro Paese è legata a Leonardo da Vinci, figlio di Ser Pietro, seguita a distanza da quella di Julius Caesar: il genio batte il condottiero
(Fonte – Il Giornale)