IQ. 31/07/2013 – Pubblicato il report Istat 2012-2013 sui cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia basato su dati del ministero dell’Interno. La maggior parte sono soggiornanti di lungo periodo. Minori in aumento, Marocco primo tra i Paesi d’origine.
Sono diminuiti quasi del 27% nel 2012 i nuovi permessi (263.968) rilasciati per l’ingresso in Italia a cittadini non comunitari rispetto al 2011. È uno dei macrodati sui cittadini non comunitari che soggiornano regolarmente in Italia contenuto nel report 2012-2013, pubblicato oggi, elaborato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) su dati forniti dal ministero dell’Interno.
Sul totale di 3.764.236 stranieri non comunitari regolarmente presenti in Italia al 1° gennaio 2013, un altro dato in calo è quello sui nuovi permessi riasciati per lavoro, 43,1% in meno rispetto al precedente periodo di riferimento, così come si sono ridotti, anche se di meno (-17%), i permessi per ricongiungimento familiare. Sono in sensibile diminuzione anche i permessi rilasciati per asilo e per motivi umanitari, dai 42.672 del 2011 ai 22.916 del 2012, tanto che in quest’ultimo anno sono stati l’8,7% dei nuovi ingressi, a fronte del 16,2% nel 2011. In leggero aumento, invece, i minori non comunitari, che nel 2012 erano il 23,9% della popolazione straniera extracomunitaria in Italia, e oggi ne rappresentano il 24,1%.
In assoluto, sono entrati regolarmente in Italia in questi mesi del 2013 oltre 126.000 extracomunitari in più rispetto al 2012. In termini sia assoluti che relativi sono aumentati soprattutto gli ingressi di cittadini della Repubblica popolare cinese (oltre 27.000 persone, pari al 10% in più), mentre in testa ai Paesi di cittadinanza più rappresentati c’è il Marocco, seguito da Albania (497.761), Cina (304.768), Ucraina (224.588) e Filippine (158.308).
A proposito di cittadinanza, le acquisizioni registrate nel 2011 sono state 56.148, nell’88,8% dei casi (49.836) da parte di persone cittadine di Paesi extra Unione europea. Sempre in quest’ambito, sono state 25.079 le acquisizioni di cittadinanza per residenza e 14.744 per matrimonio. In quest’ultimo caso, ad ottenere la cittadinanza italiana sono state soprattutto donne.
La fotografia è evidentemente complessa e le considerazioni che se ne possono trarre non finiscono qui, anche perché ogni dato deve essere contestualizzato rispetto ad altri fattori, come il genere o il Paese di provenienza. È il caso, ad esempio, dei minori: rispetto al totale del loro numero, infatti, oltre il 30% proviene da Paesi del Nord Africa, poco più del 9% dall’Ucraina.
Dal quadro complessivo risulta comunque, come evidenzia l’Istat, una presenza stabile degli stranieri non comunitari nel Paese. Infatti, il 68,2% degli extracomunitari entrati in Italia nel 2007 è ancora regolarmente presente, e il 22,4% di questi ha convertito il permesso con scadenza in uno di lungo periodo. A livello territoriale, si concentrano, dicono i dati Istat, nel Nord Ovest d’Italia, con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sempre alla guida delle regioni con maggior presenza di cittadini non comunitari regolari: quasi il 37% di loro ha un permesso rilasciato e/o rinnovato nel Nord-ovest, il 28,2% nel Nord-est, il 23,1% al Centro e meno del 12% al Sud.