“Sono sempre contento di venire ai Fair Play Awards, che risalgono ai primi anni 2000. Sono sempre molto contento di venire in Italia in estate, un periodo dell’anno fantastico, e anche di celebrare altri atleti e altre persone che hanno fatto grandi cose nella vita”. Lo ha detto l’ex ostacolista statunitense Edwin Corley Moses, campione olimpico dei 400 metri ostacoli a Montréal 1976 e Los Angeles 1984, nonché campione mondiale a Helsinki 1983 e Roma 1987, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione dell’apertura questa sera a Firenze della XXVII edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini.
“La maggior parte delle persone cerca di praticare lo sport in modo corretto ed è un concetto molto importante e molto comprensibile – ha aggiunto Moses, Ambasciatore del Fair Play Menarini – Il fair play si può insegnare a varie età nella vita, e per quelli di noi che partecipano a sport professionistici, a grandi eventi sportivi, è molto importante che ci sia fair play il più possibile; e che gli atleti partecipino all’insegna del fair play, senza razzismo, senza imbrogli, senza droghe: ci sono molte cose che non si dovrebbero fare quando si fa sport, perché alla fine tutti partono dallo stesso campo di gioco, il punteggio è zero a zero, tutti partono dalla stessa linea di partenza, finiscono alla stessa linea, o cercano di saltare l’altezza più alta o di segnare il maggior numero di gol, e quindi queste sono le basi dello sport”.