tre gol con Pjaca, Milenkovic e Chiesa. Sessantatré anni in tre, appunto. E così la Fiorentina non solo sblocca la questione generazionale indicando una diversa possibilità di fare calcio e spettacolo, ma diventa, come «Stadio» ha più volte sottolineato, attraverso questa idea visionaria, un’alternativa al potere dominante, quella della Juventus. La squadra di Allegri è chiamata oggi a Frosinone a ribadire la forza del suo presente costruito con certezze, milioni e Cristiano Ronaldo. Il portoghese a febbraio avrà 34 anni, contro i 63 dei tre goleador viola di ieri. La differenza fra la Juve e l’anti-Juve è qui. E non è solo fra certezza e speranza, ma anche fra realtà e sogno. La Fiorentina, da ieri a dieci punti, assieme al Sassuolo al secondo posto, attende il risultato della Juventus e quello del Napoli a Torino, in campo alle 12.30. Il pomeriggio ci dirà se la rivale della Juve di questi anni reagirà alla spinta delle due squadre più giovani, più belle e più interessanti del campionato.