“In questo territorio – proseguono – ricadono ben 15.900 ettari di Riserva del Litorale Romano, una delle più singolari dell’intero sistema nazionale di Aree Protette, nel cui perimetro è incluso un mosaico di ambienti naturali scampati all’urbanizzazione.
Crediamo che la rinascita per Fiumicino debba partire proprio dalla riappropriazione del territorio da parte della comunità e dalla valorizzazione dei Beni Comuni, intesi come beni naturali che appartengono all’umanità.
Oggi per l’aeroporto internazionale di Fiumicino, una delle più importanti realtà produttive ed occupazionali della regione, viene prospettato un rilancio non attraverso la salvaguardia delle esperienze e dei saperi acquisiti da lavoratrici e lavoratori, la crescita dei servizi e dell’indotto, ma attraverso nuove e devastanti grandi opere.
Riteniamo invece necessario prendere posizione nei confronti dello sviluppo dell’aeroporto Leonardo da Vinci affrontando due questioni correlate, quella di grande bacino di lavoro e di struttura produttiva ad alto impatto ambientale. Una politica di difesa dell’occupazione deve mirare a creare un circuito virtuoso con il territorio, in cui tutela del lavoro, investimento nella formazione e garanzia di reddito, assegnino a Fiumicino una precisa funzione di distretto di servizi aeronautici ad alto contenuto professionale, basato sulla centralità e la valorizzazione del lavoro.
Ma l’aeroporto Leonardo da Vinci non può più crescere estensivamente – proseguono Santi e Alberti – vanno rese più efficienti le strutture già esistenti ed il suo funzionamento deve essere coordinato con un piano dei trasporti nazionali, che incentivi forme di trasporto meno costose e a minor impatto ambientale. Anche per questo parteciperemo alla manifestazione contro il raddoppio e invitiamo la cittadinanza di Fiumicino a sfare altrettanto perché un altro sviluppo di una Fiumicino è possibile”.
Comunicato Stampa Alberti e Santi (Prc-Fds)