di Gianluca Colasanti
Passando al campo la Roma, come contro l’Udinese, non riesce ad imporre il proprio gioco specialmente nel primo tempo, e questo anche per l’atteggiamento ultradifensivo del Chievo che pressa in maniera molto intensa i portatori di palla avversari.
Si torna quindi negli spogliatoi con il risultato ancora fermo sullo zero a zero ma, nei primi minuti della ripresa, Garcia decide di dare una svolta alla partita inserendo Balzaretti e Florenzi per dare velocità ed imprevedibilità al gioco della propria squadra. Neanche a farlo apposta passano pochi minuti ed il giovane centrocampista romano sfugge ai marcatori avversari mettendo in area un pallone velenoso che Borriello insacca di testa per l’uno a zero giallorosso.
Da questo momento in avanti la Roma dimostra di saper gestire la gara riuscendo a controllare senza particolari problematiche gli attacchi del Chievo fino al fischio finale del signor Peruzzo.
La gioia a fine partita è incontenibile sia in campo che fuori con esultanze molto passionali e liberatorie anche per il sempre attento Rudi Garcia, evidentemente consapevole di esser riuscito a trasformare una squadra senza identità e gioco in una corazzata imbattibile in soli tre mesi.