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Giochi asiatici: l’alternativa alle Olimpiadi.

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Quando il Barone De Coubertin riportò in vita i Giochi Olimpici, la manifestazione aveva pochi caratteri universali come nei tempi moderni. 14 paesi partecipanti, di cui solo uno, quello ospitante, presentava al via della manifestazione più di 100 atleti; gli altri non andavano oltre ai 14 della Germania. E potevano quasi definirsi giochi euro-americani, con un solo atleta dal Sudamerica, Luis Subercaseaux dal Cile e uno dall’Asia-Oceania, Edwin Teddy Flackm che vinse anche due medaglie d’oro. Facendo un passo in avanti, ai giorni nostri, l’aggettivo “olimpico” ha iniziato veramente a racchiudere elementi di internazionalità e universalismo che hanno reso i Giochi una manifestazione multisportiva dal valore mondiale. A Tokyo 2020 parteciparono 204 paesi (206 squadre considerando il Comitato Olimpico Russo e i gli Atleti rifugiati) per 11483 atleti da ogni continente, il CIO ha superato i paesi membri dell’ONU.

Cinque cerchi olimpici

Oltre le Olimpiadi, quando i 4 anni sono troppi

Manifestazioni ogni 4 anni, la regola d’oro del CIO, inderogabile e immodificabile; solo il COVID e la guerra mondiale sono riusciti a interrompere il metronomo quadriennale dei cinque cerchi. Per i principali sport l’attesa è riempita da campionati, dai mondiali, dagli europei e tutte le altre competizioni; a soffrire sono tuttavia gli sport “minori” quelli meno seguiti che si lasciano conoscere solo nelle settimane olimpiche: chi altri oltre agli appassionati di sport invernali si ricorda ancora le regole del curling che ha portato all’Italia l’oro di Pechino? In Europa porsi su un piano di parità con l’onnipotente ed onnipresente calcio diventa arduo anche per basket, tennis, volley e ciclismo; figuriamoci per gli altri contendenti come la scherma o il tiro con l’arco. Ed è così che ogni tifoso medio si esalta per l’oro di Tita-Banti a Tokyo nei Nacra 17, ma al ricominciare della Serie A il pallone prende il sopravvento sulla vela e manifestazioni come il Sail GP o la Ocean Race spariscono dalle cronache (si salva l’America’s Cup, ma solo per l’effetto patriottico verso Luna Rossa).

Gli alti gradi del volley hanno capito come riempire il calendario per non lasciare mai gli appassionati senza pallavolo l’estate: mondiali ogni due anni ed europei negli anni olimpici. Ma l’emozione dei cinque cerchi sta proprio nella somma di eventi in una stessa città, il CIO stesso ha deciso di replicare quella formula per i giochi paralimpici e i giochi olimpici giovanili. La federazione Internazionale degli Sport Universitari ha adottato lo schema olimpico per le Universiadi, ma ad anticipare tutti è stata l’Asia. Nel 1940 Tokyo avrebbe dovuto ospitare la prima Olimpiade asiatica che invece fu vittima della Seconda Guerra Mondiale, il risarcimento a cinque cerchi per il Giappone giunse nel 1964. Il Comitato Olimpico però ridiede allo sport d’Asia ciò che la guerra gli aveva tolto già dal 1951 quando sulle ceneri del Campionato dell’Estremo Oriente prendeva il via a Nuova Dheli la prima edizione dei Giochi Asiatici.

Stadio di Hangzhou 2023

Hangzhou 2023, i giochi continentali con un nuovo volto

L’Olimpiade continentale pronta a far concorrenza ai giochi Panamericani diventata anch’essa sinonimo di ripartenza post bellica, e il Giappone stravinse il medagliere attendendo la Cina che nel post guerra fredda mise le basi per la sua storica entrata nei 5 cerchi (anche a seguito della soluzione sportiva del contenzioso geopolitico tra le due Cine). Da questo punto di vista l’Europa ha faticato, si è lasciata attendere e la prima edizione dei giochi europei ha visto accendersi la fiaccola solo nel 2015 a Baku. L’Asia invece, è andata avanti, sopravvivendo insieme al CIO alle sfide dei GANEFO e dei boicottaggi. Lo scorso 23 settembre ad Hangzhou sono iniziati i XIX giochi Asiatici della storia e questa edizione ha tutta l’aria di voler fare scuola per i futuri organizzatori (Nagoya 2026, Doha 2030, Riad 2034). Tomas Bach, il leader politico dei Cinque Cerchi, in un’intervista con Xinhua ha sottolineato il record di partecipazioni a questi giochi (i più grandi di sempre) e ha centrato l’attenzione anche sull’organizzazione sostenibile che la Cina ha adottato per ospitare l’evento multisportivo dell’anno. A differenza dei Giochi Europei, quelli asiatici sono realmente una manifestazione olimpica per un unico continente: ad Hangzhou si vedono sfilare con l’oro al collo campioni come i nuotatori Haiyang Qin, Yufei Zhang, Siobàn Haughey, Ye Shiwen e ancora non sono iniziate le gare di atletica. Nel tennis il pubblico ha applaudito la ventenne numero 23 della classifica WTA Qinwen Zheng, nota anche al pubblico italiano per il successo al torneo di Palermo. Mancano 301 giorni a Parigi 2024, ma l’Asia sta già celebrando la sua Olimpiade.

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