Dura battaglia legale tra l’Italia e l’India sul caso dei Marò approdato oggi al Tribunale internazionale sul diritto del mare di Amburgo. L’Italia sostiene “con fondamento giuridico che la giurisdizione è nostra, chiediamo il rientro di Girone, cui va il nostro pensiero, e la permanenza di Latorre in Italia affinché possa completare la fase di recupero”, ribadisce l’ambasciatore Francesco Azzarello. I due Fucilieri di Marina sono trattenuti da oltre tre anni dalla giustizia indiana con l’accusa di aver ucciso, nel 2012, due pescatori indiani mentre erano in missione anti-pirateria.
“Girone ostaggio dell’India” – La posizione italiana alla base delle richieste che Azzarello illustra in aula, è che “il governo ha sempre, sin dal momento dell’incidente, rivendicato l’esclusiva competenza giuridica italiana, trattandosi di nave battente la nostra bandiera per fatti accaduti in acque internazionali”. Per quanto riguarda i due Marò, inoltre, il governo ha sempre sostenuto che, poiché essi svolgevano funzioni ufficiali, devono godere della relativa immunità”. Girone è “ostaggio” dell’India, mentre la salute di Latorre è “a rischio, se fosse costretto a tornarvi”, si legge anche nelle “Richieste di misure provvisorie” avanzate dall’Italia.