Home GoalSet&Match Golden Gala, Fabbri e Iapichino nel giardino di casa, Kipyegon mondiale.

Golden Gala, Fabbri e Iapichino nel giardino di casa, Kipyegon mondiale.

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Si rimane con i sogni mezzi aperti, per dirla allo stesso modo di Ligabue, perché in questo atipico Golden Gala fiorentino è vero che il tricolore ha dato seguito per ben due volte alla scia delle Frecce che hanno sorvolato Roma per la festa della Repubblica, ma i fuoriclasse assoluti dell’atletica azzurra, quelli che si sono abbracciati il 1 agosto 2021 sulla pista di Tokyo non c’erano: assenti sia Gimbo Tamberi sia Marcell Jacobs. E quindi Fred Kerley ha avuto veramente la strada libera per la seconda vittoria consecutiva in Diamond League sui 100 metri, la terza se vogliamo considerare anche i 200 metri di Doha; non l’ha mai negato, il suo obiettivo è centrare la doppietta ai mondiali di Budapest. È l’unico degli otto a scendere sotto i 10 secondi, con 9.94, resta lontano Ceccarelli, il campione europeo che ha sconfitto Marcell nella competizione indoor. Il pubblico del Ridolfi ha scelto chi sostenere nella gara del salto in alto, senza Gimbo il loro tifo ha spinto JuVaughn Harrison fino alla misura di 2.32, imprendibile per il coreano Woo Sang-Hyeok e il cubano Zayas.

Larissa Iapichino

Larissa Iapichino, una vittoria che punta Budapest

Classe 2002 e già medaglia d’argento agli europei indoor di Istanbul, Larissa Iapichino ha il sangue olimpico. La madre Fiona May ha vinto due argenti ad Atlanta e a Sydney nel salto in lungo, la specialità che Larissa ha appreso e perfezionato giungendo alla vittoria oggi in Diamond League. Il principale circuito dell’atletica outdoor raramente racchiude l’elite assoluta di alcune specialità, ma la startlist di Firenze per il salto in lungo era quasi preparatoria per i mondiali e Larissa ha sconfitto l’oro iridato ed olimpico Malaika Mihambo e la campionessa europea Maryna Bekh-Romanchuk. Il borsino azzurro in vista dei mondiali di Budapest, 19-27 agosto, si arricchisce con una grande speranza di medaglia.

Leonardo Fabbri

Leonardo Fabbri, da Firenze a Budapest verso Roma

Proprio nella sua Firenze- è nato a Bagno a Ripoli- Leonardo Fabbri raggiunge la vittoria più importante della carriera. Un secondo toscano vince a casa sua, è la prima volta in Diamond League, al quarto tentativo ha scagliato il peso a 21.73 metri, misura irraggiungibile per tutti. Nel 2021 salì sul podio proprio in quella edizione fiorentina, alle sue spalle il campione del mondo 2017 Tom Walsh, il bronzo europeo Tomas Stanek e Joe Kovacs, il favorito della gara. Il più atteso era Zane Weir e invece si è fermato solamente a 21.13, sesto, distante dal risultato ottenuto ad Istanbul dove è diventato campione d’Europa indoor. L’atletica italiana si trova bene con il calore del pubblico di casa e l’obiettivo dichiarato è ora Roma 2024, gli europei dell’Olimpico.

Kipyegon detentrice del record mondiale

Golden Gala, Kipyegon spaziale: record del mondo

I record sono fatti per essere battuti, ma con gli anni il tutto diventa sempre più difficile e spesso ci si chiede se in molte discipline dell’atletica si sia raggiunto il limite umano, ossia il risultato che fisicamente non è possibile superare da un essere umano. Nei 1500 femminile quel limite ancora sembra lontano: Faith Kipyegon, improvvisamente e consapevole di portare al collo due ori olimpici e due iridati stabilisce il record mondiale, scendendo sotto i 3 minuti e 50. Supera anche le condizioni che non sembravano idonee al raggiungimento del primato, che comunque era stato ipotizzato in questa stagione. Il tempo di 3.49.11 invia un chiaro messaggio a Laura Muir, l’altra candidata al titolo che verrà assegnato a Budapest. Le altre discipline riunivano una buona dose di stelle. Filippo Tortu è rimasto fuori dal podio nei 200 metri vinti da Knighton, come Roberta Bruni nel salto con l’asta vinto da Katie Moon. Andy Diaz, ancora sotto la bandiera cubana, ha stabilito quello che potrebbe essere il record italiano nel triplo vincendo la gara, il ragazzo infatti vestirà i colori dell’Italia una volta concretizzata la naturalizzazione. Grant Holloway (110 ostacoli), Femke Bol (400 ostacoli), Natalia Kaczmarek (400 metri) e Marie Josée Ta Lou (100 metri) sono i nomi trionfanti che hanno festeggiato allo stadio Ridolfi.

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