Si avvicina il 15 ottobre, la data in cui scatterà l’obbligatorietà del Green Pass sul lavoro e le Regioni, che temono il caos, chiedono un prolungamento della validità del risultato del tampone, da 48 a 72 ore, e la possibilità per le imprese di organizzarsi in autonomia. Ieri Valter Caiumi, il presidente di Confindustria Emilia, ha inoltre proposto il “modello tedesco” che prevede tamponi a carico dei lavoratori ma con validità più estesa, fino a 72 ore, e da fare direttamente con l’ausilio di colleghi “certificatori”, formati appositamente per validare i self-test. Caiumi, che si dichiara contrario all’obbligo vaccinale ma anche al fatto che le aziende debbano farsi carico dei costi dei tamponi per i lavoratori non immunizzati, ha proposto questa terza via per affrontare i prossimi mesi fino alla fine dell’anno, coniugando la sicurezza dei luoghi di lavoro con il rispetto delle scelte dei singoli.
Green Pass, dal 15 ottobre obbligatorietà sul lavoro. Reazione e gestione delle Regioni.
Le proposte di Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia, su come gestire la nuova richiesta di Green Pass sui luoghi di lavoro.