Il 22 Luglio un teenager armato, in fuga, è entrato in un supermercato e ha tenuto in ostaggio almeno 20 persone per ore prima di arrendersi, anche se alcuni testimoni parlano di 40-50 persone rimaste intrappolate. Alla fine il bilancio è di una vittima, una ragazza non ancora identificata. Tutto è iniziato con i colpi esplosi dal giovane afroamericano contro due donne, la nonna e la fidanzata, la prima in condizioni critiche la seconda ferita in maniera lieve. L’episodio sarebbe nato da una lite di famiglia, ed agli investigatori è apparso subito chiaro che non si trovavano di fronte ad un fatto di terrorismo. Poi la fuga su un’auto e l’inseguimento con la polizia. Una corsa terminata nella zona di Silver Lake davanti a uno dei punti vendita di Traders Joe’s, una delle catene di supermarket più popolari in America. L’auto del ragazzo si è fermata contro un palo. È seguito uno scambio di colpi di arma da fuoco con gli agenti e il fuggi fuggi generale della gente terrorizzata dal market come sempre affollato di sabato pomeriggio. I testimoni raccontano i clienti intenti a fare la spesa gettatisi a terra per proteggersi, mentre le tv mostravano molte persone, anche bambini, tratti in salvo dalla polizia e dai vigili del fuoco dalle finestre dell’edificio. La situazione ha tenuto l’intero Paese in ansia per ore, ed anche il presidente Donald Trump – nella sua residenza di Bedminster, in New Jersey, per il fine settimana – ha twittato spiegando di seguire da vicino gli sviluppi della vicenda. Dopo ore di trattative il giovane armato, rimasto ferito ad un braccio durante la sparatoria con gli agenti della polizia di Los Angeles, si è arreso e si è ammanettato da solo prima di essere arrestato. Tutti gli ostaggi sono usciti sani e salvi tranne una ragazza uccisa da uno dei colpi esplosi. Gli investigatori stanno ora indagando per capire l’esatto movente del gesto del ragazzo.