RIMINI – La mostra intitolata “Io, Pier Paolo Pasolini” sarà allestita dal 20 al 25 agosto al Meeting di Rimini per approfondire la poetica e il vissuto pasoliniani tra loro strettamente interconnessi attraverso un percorso di ascolto diretto di Pasolini attraverso il suo volto e la sua voce, con sei grandi videoproiezioni e una performance collettiva e ininterrotta di letture dei suoi testi di oltre 50 ore e per 6 giorni consecutivi, tra articoli, poesie e interventi dell’autore.
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SITO UFFICIALE: http://www.meetingrimini.org
GIARDINI NAXOS (ME) – “Umberto Mastroianni. Dalla figurazione all’astrattismo. 1939-1996” è la mostra con la curatola di Giordano Bruno Guerri, Paola Molinengo Costa e Victoria Noel Johnson e in programma nel Parco Archeologico di Taormina dal 25 luglio fino al 5 novembre con l’esposizione al pubblico di circa trenta opere del noto scultore frusinate, zio dell’ attore Marcello, che raccontano le varie fasi della sua carriera, a partire dai volti e dalle maschere in bronzo degli anni ’30 alle opere dinamiche e imponenti della maturità fino alle ultime creazioni in vetro degli anni ’90.
TELEFONO PER INFORMAZIONI: 0942 51001 – 0942 628738
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SITO UFFICIALE: www.parconaxostaormina.com
ONLINE – Il tenore Enrico Caruso, pioniere dell’incisione discografica ed emblema del belcanto più intimista e borghese che supera l’eroismo tenorile tipico dell’ Ottocento, insieme ai colleghi Franco Corelli e Giuseppe Di Stefano, protagonisti con Maria Callas della scena lirica degli anni ’50 del secolo scorso: questi i tre leggendari cantanti lirici a cui è dedicata la mostra virtuale “Caruso, Corelli, Di Stefano 1921-2021 / Miti del canto italiano” curata dal critico musicale Mattia Palma e visitabile dal 2 agosto per la durata di un anno sui portali www.italiana.esteri.it e www.teatroallascala.org. Con la celebrazione di un triplice centenario ovvero la scomparsa il 2 agosto del 1921 di Caruso e la nascita, nello stesso anno e a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, di Di Stefano e Corelli la mostra consente di muoversi liberamente negli ambienti riprodotti del Teatro alla Scala e di immergersi totalmente in un’atmosfera unica ed irripetibile.
