Il governo decide di intervenire nuovamente nei luoghi della movida per fermare l’impennata di contagi da Covid-19. Per questo affida ai sindaci il potere di chiudere strade e piazze dalle 21e interviene sugli orari dei bar per far rispettare il divieto di assembramento. Conferma anche tutti i divieti e gli obblighi introdotti con il Dpcm firmato martedì scorso, dunque la mascherina da indossare sempre sia all’aperto, sia al chiuso a meno che non si stia in zone isolate.
Accoglie dunque le richieste delle Regioni che avevano sollecitato di lasciare aperti i ristoranti, mentre ai titolari di palestre e piscine viene concesso una sorta di ultimatum di una settimana: dovranno adeguare gli impianti ai protocolli del Comitato tecnico scientifico, oppure verrà imposta la chiusura generalizzata.
Limitati invece gli sport da contatto che potranno essere svolti solo «a livello individuale», dunque con allenamenti distanziati.
Sugli orari di ingresso dei liceali a scuola dovrà essere previsto uno scaglionamento e anche una rotazione per la didattica a distanza. Gli studenti delle altre classi potranno invece seguire le lezioni in presenza.
Proseguono le attività del mondo dello spettacolo, mentre le sale giochi dovranno chiudere alle 21.
Nulla cambia per il trasporto pubblico, con la capienza confermata all’80% anche se non è escluso che, se con il trascorrere dei giorni la curva epidemiologica continuerà a salire, ci potranno essere nuovi e più incisivi interventi.