Negli ultimi cinquant’anni il Vietnam ha subìto una straordinaria trasformazione che lo ha portato da una lunga storia di conflitti ed isolamento ad essere una delle economie asiatiche in piena crescita. Per comprendere appieno il contesto dell’innovazione e del mondo delle startup oggi in Vietnam è fondamentale esaminare la sua storia contemporanea a partire dagli anni ’60 quando fu teatro di una guerra devastante che coinvolse gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica e che segnò profondamente il Paese, lasciando la popolazione e le infrastrutture distrutte. Tuttavia, nonostante gli enormi dolore e difficoltà , il popolo vietnamita dimostrò straordinarie doti di resilienza e determinazione nella fase post bellica quando si trovò ad affrontare sfide significative quali la ricostruzione delle infrastrutture, la riabilitazione degli agricoltori e la stabilizzazione economica. Nel 1986 il governo vietnamita introdusse un programma di riforme economiche chiamato Đổi Mới, che segnò l’inizio di una nuova era. Le politiche di Đổi Mới trasformarono l’economia centralizzata del Vietnam in un’economia di mercato orientata all’export, consentirono l’apertura del Paese agli investimenti stranieri e promossero l’iniziativa imprenditoriale locale. Questo segnò un punto di svolta significativo nella storia economica vietnamita e creò le basi per lo sviluppo dell’innovazione e delle startup nel Paese. Attualmente il Vietnam si trova in una posizione unica nei rapporti con gli altri Paesi in quanto si potrebbe definire “amico di tutti, nemico di nessuno” , con relazioni economiche stabili sia con la Cina che con gli Stati Uniti d’America. La Cina è un partner commerciale chiave per il Vietnam e rilevante per il mercato per le esportazioni e per gli investimenti. D’altra parte, anche gli Stati Uniti d’America sono un importante partner commerciale e un investitore di primo piano nel settore manifatturiero e delle tecnologie dell’informazione. Questa combinazione di influenze cinesi e americane ha contribuito a plasmare l’ambiente imprenditoriale nel Vietnam che ha abbracciato con entusiasmo e competenza l’innovazione tecnologica e sta emergendo come un centro regionale per le startup, attrattiva per investitori e talenti internazionali. Adesso esploreremo l’evoluzione dell’ecosistema delle startup in Vietnam, le principali industrie in cui stanno emergendo nuove imprese e le iniziative governative che sostengono l’innovazione nazionale e come stia diventando una destinazione sempre più attraente per tutto l’ecosistema delle startup.
Secondo il The Southeast Asia Startup Ecosystem 2.0 Report, si prevede che il Vietnam diventerà nei prossimi anni il terzo polo di start-up e innovazione nel sud-est asiatico, subito dopo Singapore e Indonesia. A tal fine il governo ha istituito diversi fondi per lo sviluppo dell’ecosistema start-up, alcuni riguardano il Saigon Silicon City Center, un complesso ancora in costruzione di quasi 52 ettari che avrà l’obbiettivo di sostenere e attrarre investimenti in start up focalizzate su tecnologia e aziende internazionali e un progetto che vale circa 38.5 milioni di dollari statunitensi che verrà sviluppato sul modello della Silicon Valley negli Stati Uniti e che potrebbe attirare investimenti per circa 1.5 miliardi di euro. Il complesso avrà a disposizione un’ Area Techshop per i ricercatori, docenti e studenti universitari che avranno modo di studiare e condividere le proprie idee. A questo si aggiunga che il governo sta creando piattaforme come Startupcity.vn che hanno lo scopo di mettere in contatto investitori e imprenditori e soprattutto l’istituzione di fondi nazionali come il NATIF, che fornisce sovvenzioni e prestiti agevolati per ricerca, sviluppo e innovazione. Altro programma interessante nato nel 2016 è il Progetto 844 che fa riferimento ad un’importante iniziativa del governo chiamata “Sostegno dell’Ecosistema delle Start-up Nazionali Innovative fino al 2025”. Secondo gli esperti ci sono diversi fattori che hanno reso il Vietnam una potenza riguardo le start up e l’ innovazione ed includono l’espansione di industrie digitali come il Fintech e il commercio elettronico. Inoltre la crescita di questo settore ha portato un interesse sempre più crescente di investitori istituzionali provenienti soprattutto da Giappone, Singapore e Sud Corea e il sostegno del governo per intercettare e reclutare un sempre maggiore numero di talenti locali orientati alla tecnologia. In particolare Hanoi ed Ho chi Min hanno creato un ambiente vivace e creativo, gli investimenti negli ultimi anni si sono concentrati in Intelligenza Artificiale, FoodTech e soluzioni aziendali, con il risultato che mentre nel 2017 le start up legate al mondo della Fintech erano 44 invece nel 2020 se ne contavano 123. Infine il governo sta investendo molto in Blockchain, Machine learning e analisi dei Big Data e recentemente è stato approvato il programma nazionale di trasformazione digitale entro il 2025, ulteriore dimostrazione di quanto si stiano gettando le giuste e solide basi per diventare un potente innovatore nel campo dell’AI.