Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici :
« Per far crescere i consumi occorre far ripartire il motore dell’economia e non redistribuire le energie di un motore che si sta fermando per mancanza di carburante.
Economisti e sociociologi, da Mario Draghi a Luca Ricolfi, stanno attestando quanto gia’ percepivamo un anno fa semplicemente constatando lo stato d’ animo del mondo dell’economia immobiliare.
Quest’ultima e’ il pilastro cardine dell’economia generale: ma, come motore, le viene a mancare il carburante della fiducia da parte dell’ “universo” degli investitori-famiglie.
La sfiducia e’ generata a sua volta, oltre che dal pesantissimo ed intollerabile carico fiscale gravante sul settore, dallo stato di incertezza circa la futura tassazione.
Come se non bastasse la revisione catastale in atto, che avanza sostenuta in modo sconsiderato da chi la considera la panacea di tutti i mali, ma che si traduce in sostanza in una spada di Damocle pendente per anni sulla testa dei contribuenti, si aggiungono le varie notizie riguardanti la prospettazione di misure fiscali per nulla presenti all’attenzione del mondo istituzionionale, ma sollecitate da studiosi che avanzano le ipotesi teoriche piu’ disparate, dall’introduzione della patrimoniale all’ innalzamento delle aliquote dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni.
Nel quadro di bailamme generale di sollecitazioni emotive e reali, che fa perder la testa anche a chi e’ tetragono ad ogni scossa all’intorno, mantenere i nervi saldi e la fiducia e’ quanto mai arduo.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Non c’e’ piu’ un privato che investa ex novo negli immobili. Chi puo’ dismette questo tipo di investimento.
Parallelamente la corsa ad investire in immobili all’ estero e’ irrefrenabile: siamo arrivati ad “esportare” una citta’ come Pisa all’anno; in dieci anni se ne va l’intera Torino.
Cosa stiamo aspettando ? Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur. »