Trionfa la destra populista anti-immigrati in Svizzera dopo una campagna elettorale praticamente monotematica, tutta incentrata sull’emergenza profughi e l’antieuropeismo. E viene eletta anche Magdalena Martullo-Blocher, figlia del leader storico dell’Udc/Svp Christoph Blocher, già definita la ‘Le Pen svizzera’.
Il Partito di destra dell’Unione democratica di centro è dunque il grande vincitore delle elezioni per il rinnovo del Parlamento: le proiezioni, sempre più precise, attribuiscono al partito circa il 28% dei voti espressi dell’elettorato elvetico (+1,4 punti rispetto al 2011), ma soprattutto undici seggi supplementari per un totale di 65 mandati al Consiglio Nazionale (camera bassa, 200 seggi). “Nessun partito ha mai potuto contare su una squadra cosi’ ampia”, ha analizzato l’agenzia di stampa svizzera Ats.
In una sterzata a destra prevista dai sondaggi, anche il Partito Liberale Radicale (Plr) registra un bel successo, benché piu’ contenuto, e sale al 16,4% (+1,3 e 33 seggi). Secondo partito a livello nazionale, i socialisti (PS) risultano leggermente in calo al 18,6% (-0,1 e 43/44 seggi) sempre secondo le proiezioni, mentre il partito democristiano si attesta al 12,6% (+0,3), i verdi scendono al 7,8%, i verdi liberali al 4,7% e il partito borghese democratico al 4,6% (-0,8).