Nel 2014 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-49.038 milioni di euro) è stato pari al 3% del Pil, risultando in aumento di circa 1,7 miliardi rispetto al 2013 (-47.307 milioni di euro, corrispondente al 2,9% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari all’1,6% del Pil, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2013. La spesa per interessi che, secondo le nuove regole non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 4,6% del Pil, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2013.
I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2011-2014 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il nuovo Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010). Alla fine del 2014 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.135.902 milioni di euro (132,3% del Pil). Rispetto al 2013 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 3,5 punti percentuali.