L’indebitamento netto e il debito delle AP, che rappresentano le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l’Unione Monetaria Europea (UME), sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia. Le previsioni dell’indebitamento netto, del debito, della spesa per interessi e della spesa per investimenti delle AP, per l’anno 2013 sono quelle contenute nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF) presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 20 Settembre 2013.
Nel 2012 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-46.974 milioni di euro) è stato pari al 3% del Pil, in diminuzione rispetto al 3,8% del 2011 (-60.622 milioni di euro). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari al 2,5%, in miglioramento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2011. La spesa per interessi nella versione PDE, che considera l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 5,5% del Pil, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al 2011.
I dati dell’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2009-2012 coincidono con quelli diffusi con il comunicato stampa del 3 ottobre 2013 “Conti Economici Nazionali – Anni 2010-2012”.
I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2009-2012 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia. Alla fine del 2012 il debito pubblico, misurato al lordo degli interventi di sostegno finanziario all’Area Euro, era pari a 1.989.432 milioni di euro (127% del Pil). Rispetto al 2011 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 6,3 punti percentuali.
Secondo le previsioni contenute nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza e riportate anche nelle tavole della Notifica, per il 2013 l’indebitamento netto e il saldo primario dovrebbero collocarsi rispettivamente al -3,0% e al 2,4% del Pil, mentre il debito, al lordo del sostegno finanziario all’Area Euro, si attesterebbe al 132,9% del Pil