IQ. 15/03/2013 – L’ambasciatore italiano a Nuova Dehli, Daniele Mancini, è stato nuovamente convocato ieri dal governo indiano.
Sempre nella stessa giornata la Corte Suprema aveva invitato il diplomatico a non lasciare il paese per fornire delucidazioni sulla decisione di Roma di non far rientrare in India – dopo il periodo di licenza per le elezioni – Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, attesi dalla giustizia locale per l’uccisione di due pescatori.
Da parte sua l’ambasciatore ritiene illegittima l’ordinanza che gli vieta di lasciare il paese visto l’articolo 29 della Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche, che garantisce ai diplomatici liberta’ di movimento.
L’India, aveva spiegato un portavoce del ministero degli Esteri, è pronta a “riconsiderare” l’intero “ventaglio delle relazioni con l’Italia”. Il primo ministro Manmohan Singh, che aveva parlato di una decisione “inaccettabile” da parte delle autorità italiane, ha annunciato ulteriori “conseguenze” nelle relazioni bilaterali. I media asiatici tornano a ipotizzare l’espulsione di Mancini, mettendo in forse anche l’arrivo del nuovo ambasciatore in Italia, Basant Kumar Guptya, in origine atteso per oggi.