Assalto al numero due del mondo fallito, ad Indian Wells è Alcaraz a volare in finale ancora una volta contro Daniil Medvedev come lo scorso anno. Jannik Sinner resta sul gradino più basso del podio nel ranking ATP e interrompe la sua striscia vincente nel 2024 cedendo il vantaggio al rivale spagnolo negli H2H (ora Carlitos guida 5-4). Il murciano vuole replicare il titolo nella prima metà del Sunshine Double, continuando a scrivere la sua storia, che dopo Wimbledon aveva subito una battuta d’arresto, nella iconica Coachella Valley, teatro di momenti iconici dello sport (Indian Wells) e della musica (nel 2016 i Guns n Roses ebbero qui la loro reunion)
Inciampa Sinner, continua il sogno californiano di Alcaraz
Sampras, Federer, Hewitt, Djokovic, Chang, Becker, Tanner, sono i nomi degli iscritti al club dei giocatori che sono riusciti a vincere per due anni consecutivi il torneo di Indian Wells (considerando anche Palm Springs, Rancho Mirage e La Quinta, le precedenti sedi della competizione). Carlos Alcaraz vuole aggiungersi a loro e sarebbe già qualcosa di storico, diventerebbe il primo spagnolo a riuscire nell’impresa fallita anche al più grande degli iberici Rafael Nadal. Dalla parte opposta Medvedev per il secondo anno consecutivo giocherà per diventare il primo russo a coronare il sogno californiano, cosa che non è riuscita a Cesnokov nel 1992 e allo stesso Orso scacchista nella scorsa stagione. Carlos e Daniil si ritroveranno sullo Stadium 1 dopo l’ultimo confronto delle Finals, questa volta sognando la California, come canterebbero i Mamas & Papas.
Delle semifinali rimane l’amarezza per Sinner (ma anche per Tommy Paul che ha tenuto alta la bandiere a stelle e strisce arrivando a pochi punti dalla finale), che ha interrotto una striscia di 19 vittorie consecutive dalla Davis ad oggi. Alcaraz ha dimostrato di non temere nulla più della pioggia, neanche l’invasione di api che aveva interrotto il quarto di finale con Zverev. In semifinale con Jan viene rispettato l’orario di inizio, ma dopo appena tre game il diluvio che colpisce la Coachella Valley costringe a circa tre ore di interruzione, e al rientro in campo (quando in Italia era già notte inoltrata) Carlitos è visibilmente in difficoltà. Con un parziale di 17 punti a 7 dopo l’interruzione il primo parziale va, con un plebiscitario 6-1, nelle mani della Volpe Rossa. Le armi dell’iberico, che l’umidità e l’acqua sembravano aver inceppato tornano a far male dal secondo set: palle corte, volée, risposta, gli riesce tutto e cala la quantità di errori e quindi è lui ad andare avanti. Sinner vince un punto incredibile nel quinto game, uno scambio che per gli angoli trovati da entrambi va ad infrangere ogni legge geometrica. Jan ottiene una prima palla del contro break con una risposta fulminea, non avendola concretizzata cambia approccio e se ne procura una seconda lanciandosi nello scambio prolungato, il vero punto debole di Carlitos questa sera; un lngolinea del rovescio spagnolo strappa il boato del pubblico e spenge le speranze di Jannik di chiudere l’incontro il due set. Nel momento decisivo, alla già bassa percentuale di prime dell’italiano si aggiungono degli inspiegabili errori con il dritto (alla fine saranno 27); oltretutto, nel tentativo di annullare un break point Sinner si lancia, letteralmente, all’inseguimento della pallina, mancandola cade rovinosamente sul polso e visibilmente dolorante non riesce più a ricalibrare questo fondamentale permettendo a Carlitos di chiudere la partita e strappare il biglietto per la finale con Medvedev. “Hai avuto problemi con il polso?” lo ha proprio chiesto al termine del match il murciano alla nostra Volpe Rossa ferita che ha parzialmente tranquillizzato il suo amico/rivale (e anche noi) con una risposta negativa, risultando apparentemente pronto per attraversare gli States e volare in Florida a Miami dal 20 al 31 marzo.