La costa orientale dell’Attica è devastata da roghi spaventosi che finora hanno causato più di 70 morti e almeno 556 feriti, molti dei quali in gravi condizioni. Tra le vittime ci sono bambini. Il premier Alexis Tsipras ha dichiarato lo Stato d’emergenza e tre giorni di lutto nazionale, assicurando che “nulla resterà senza risposta”.
Mentre Atene è assediata dalle fiamme, si cerca di capire l’origine dei roghi: non si esclude la mano dell’uomo, dolosa o colposa.
Nel tentativo di fuggire, anche buttandosi in acqua. Migliaia di persone, con i corpi neri dalla fuliggine, si sono riversate sulle spiagge o sono salite su imbarcazioni per sfuggire alle fiamme. Navi militari sono state dislocate lungo le coste delle zone colpite, per evacuare via mare la gente intrappolata dai roghi. Mati come Pompei: corpi di madri e figli abbracciati Vittime sono state trovate abbracciate l’una all’altra sulla spiaggia di Argyri a Mati: i corpi, tra i quali quelli di bambini, giacevano a una trentina di metri dal mare, nelle vicinanze di un ristorante molto frequentato. Nello stesso punto sono state trovate decine di automobili carbonizzate. Cinque persone che si erano gettate in mare per sfuggire agli incendi che li avevano circondati nei pressi di Rafina, a Nord di Atene, sono state salvate da una nave traghetto.