Al momento gli allevamenti infetti rimangono quattro mentre continuano i controlli previsti per verificare tutte le situazioni a rischio.
In considerazione della situazione epidemiologica, i rappresentanti delle Regioni presenti e i produttori hanno condiviso le misure di controllo finora adottate per far fronte alla malattia, in linea con quanto ratificato dalla Commissione europea lo scorso 26 agosto, e tenuto conto della necessità di assicurare la tutela e la messa in sicurezza del settore avicolo.
Dette misure consistono nella regolamentazione dei movimenti del pollame vivo e delle uova dalle zone a rischio, da riconsiderare in attesa della evoluzione della situazione epidemiologica.
Il Ministero della Salute, con il Centro di referenza nazionale e la Regione Emilia Romagna, valuteranno di volta in volta la possibilità di derogare alle misure.
Il ministro Lorenzin si è impegnata ad attivare procedure rapide per quanto riguarda l’indennizzo dei danni diretti ai focolai concordando con i ministri degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi e delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo interventi sulla Commissione europea per i danni subiti dagli allevamenti non colpiti dai focolai ma interessati dalle misure di restrizione.
Il rappresentante della Commissione Europea Alberto Laddomada conferma la disponibilità a garantire una rapida applicazione delle misure comunitarie che prevedono una percentuale di indennizzi.
Come già evidenziato dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) e dalla Commissione europea, il consumo di carne di pollame e di uova in commercio è sicuro e quindi non vi sono motivi ostativi al loro consumo. Si ricorda che una delle misure previste per l’estinzione dei focolai prevede la distruzione e i volatili presenti negli allevamenti colpiti e delle loro uova.
Il ministero della salute ha espresso soddisfazione per la coesione manifestata dal settore avicolo e dalle Regioni per la piena condivisione sulle misure adottate.