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Intervista alla Dottoressa Giuseppina Bonaviri.

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La Dottoressa Giuseppina Bonaviri.

Oggi la nostra testata ha il grande piacere di ospitare l’ intensa intervista ad una Donna, madre e professionista d’eccezione per competenza ed umanità, la Dottoressa Giuseppina Bonaviri, medico psichiatra, dottore di ricerca in neuroscienze sperimentali e cliniche, psicoterapeuta ed arte terapeuta, Presidente del Centro Studi Internazionali Giuseppe Bonaviri, Owner e Presidente di Area Vasta Smart Srl e del Progetto “Provincia Area Vasta Smart” Provincia di Frosinone, Fondatrice della Rete La Fenice con Bonaviri e Vice Presidente di Confassociazioni Terzo Settore con delega all’inclusione sociale e innovazione.

Dottoressa Bonaviri, iniziamo con una panoramica sulla Sua poliedrica attività di Donna da sempre impegnata in prima linea e con un approccio estremamente attivo e fattivo sui fronti della medicina, del volontariato e della politica. Ad esempio, che modello di partecipazione auspica per rilanciare la vita delle comunità locali?

Grazie innanzitutto per l’attenzione che da donna ha voluto porgere alla donna, cara dottoressa Angela. Un messaggio chiaro questo della solidarietà ed unione tra genere femminile e mondo oltre che ben rappresenta il baricentro delle attuali politiche attive volte alla rigenerazione e trasformazione socio-culturale delle nuove generazioni. La democrazia partecipativa parte proprio da noi donne, nei territori quanto nelle retrovie civili. L’impegno delle donne conferma e decodifica, oggi più di ieri nella grande crisi pandemica, la sintesi del cambiamento auspicato misurabile nei valori liberali, democratici, di libertà, uguaglianza e partecipazione politica all’interno di un patto storico per il riscatto dei più fragili, della sicurezza e tutela dei confini geopolitici, della salute pubblica bene comune, dell’ambientalismo. La nostra voce non è mai afona né fa parte di residue tifoserie che altrettanto mai sarà al bivio delle contraddizioni dell’attuale modernità. Dunque, porte aperte alla discontinuità quale luogo di confronto e militanza per rilanciare le nostre terre attraverso un percorso inclusivo, illuminato, ampio e necessario ad interpretare conflitti e speranze future.

Parliamo ora del significativo Progetto Area Vasta Smart di cui Lei è Presidente per Frosinone e provincia e che vuole proporsi come “l’infrastruttura del futuro: virtuosa, virtuale per raccogliere le sfide del Paese”. Quali obiettivi già realizzati e quali in previsione di realizzazione? La proposta di mettere in rete i Comuni può essere rilanciata anche per rispondere ai nuovi bandi previsti dal PNRR? Ad esempio dal rilancio dei borghi agli asili nido, partecipazione che richiede, tra l’altro, elevate capacità e competenze professionali, in particolare per la progettazione, spesso non presenti nei singoli Comuni.

Il Progetto di Area Vasta Smart (AVS) nasce molti anni fa. Un brand che ha anticipato tempi e processi richiesti oggi dal PNRR e dal Recovery Fund. Purtroppo la miopia e la limitatezza di visione dei decisori politici non ci permisero di radicare fino in fondo il percorso da noi postulato. Avremmo risparmiato tempo e denaro e i nostri entroterra rinati e rinvigoriti sarebbero stati pronti ad interagire con gli assi e le Missioni che oggi l’Europa impone attraverso l’Agenda 2030/2050. Una macro area tipologicamente vicina alla Smart Nation, Smart Regions and Cities and Smart Specialization. Un approccio integrato che restituisce scambi, sinergie, complementarietà alla creazione della filiera innovativa tramite processi di intelligenza non incorporata nella separatezza della interterritorialità. Una prospettiva strategica predittiva quella dell’AVS derivata direttamente dalle aspettative che il mercato europeo ed internazionale impone. Persone e reti rimangono la precondizione allo sviluppo di modelli urbani intelligenti, interterritoriali, interscambiabili, integrati e coesi.

Sono in partenza il 21 marzo 2022, con il convegno presso la Biblioteca Nazionale di Roma, a cura del Centro Studi Internazionali Giuseppe Bonaviri, i festeggiamenti verso il centenario della nascita del Suo illustre papà, più volte candidato per il Premio Nobel per la Letteratura. Cosa ci può anticipare delle iniziative per ricordare una personalità di altissimo profilo le cui arte e poetica risultano essere di emblematica attualità ancor più nelle ere pandemica e post pandemica, per un cambio di paradigma necessario a combattere l’anestesia derivata dalla grande crisi globale di intere generazioni?

Mio padre, un uomo straordinario. Anticipatore di idee e di cammini che proiettano gli uomini in una dimensione di luce e vita destinata solo a futuri di pace e di grandi scoperte sociali. Un poeta sublime che raccontando la sua Sicilia raccoglie il mondo in una pagina scritta, portandoci per mano sulla soavità di vette inimmaginabili. L’Opera mondo di Giuseppe Bonaviri verso il centenario della nascita nel 2024 sarà una grande festa. Si partirà il 21 marzo prossimo presso la Biblioteca centrale Nazionale di Roma con un convegno europeo che ricorderà il percorso artistico del Maestro. È previsto un fittissimo calendario di incontri pubblici, nelle scuole ed università, in molti Stati europei e stranieri, mostre, videofilm, pubblicazioni, seminari, installazioni in pietra delle sue poesie in molte città europee, ristampe, lavori archiviali con istituti italiani di cultura all’estero, un convegno internazionale che chiuderà i lavori accademici. Vi aspettiamo almeno in collegamento per continuare a scoprire con noi la magia della sua grandezza artistica.

QR code per il collegamento del 21 marzo anno bonaviriano ore 9/13 di colleghi, studenti, amici.

Prenotazione obbligatoria su www.tinyurl.com/convegnobonaviri

La Dottoressa Giuseppina Bonaviri con il papà Maestro Giuseppe Bonaviri.

1 COMMENT

  1. interessante intervista , tra donne solidali, realmente inclusive all’avanguardia di progetti culturali e sociali per uno sviluppo equo e sostenibile in Italia e nel mondo ! bel ricordo poetico del grande Maestro Giuseppe Bonaviri , a presto al convegno di lunedi 21 marzo alla Biblioteca Nazionale di Roma !

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