Io Lavoro H

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Alunni DisabilitàIQ. 18/03/2013 – TORINO – È iniziata giovedì pomeriggio la quattordicesima edizione di Io Lavoro, il job fair che dal 1999 mette in contatto centinaia di giovani lavoratori con le aziende che operano nel settore Turistico – alberghiero e del benessere.

E per il quarto anno di seguito, all’interno della fiera ospitata dallo Juventus Stadium, era presente Io Lavoro H, sportello dedicato al collocamento dei lavoratori con disabilità. Ideato da Angelo Catanzaro, presidente dell’Associazione italiana paralisi spastica, il servizio si propone di offrire un doppio servizio, alle aziende e ai disabili, selezionando i curricula sulla base dei talenti e della formazione. “Noi – precisa Catanzaro – crediamo che le imprese debbano assumere i disabili con un criterio che non sia assistenzialistico, ma di meritocrazia e valorizzazione della qualità e delle eccellenze. In questo modo la persona con disabilità non andrà a ricoprire un posto ‘vacante’ per motivi di legge, ma sarà a tutti gli effetti una risorsa reale e di qualità”.

Per far questo, nello staff di Catanzaro sono presenti psicologi del lavoro, che aiutano a selezionare i profili maggiormente compatibili con le posizioni disponibili. “Prima ancora che ai disabili – prosegue Catanzaro – questo servizio è rivolto alle aziende. Le quali ci inviano richieste precise, per incarichi che richiedono specifiche abilità. Noi selezioniamo molto scrupolosamente i curricula , perché è logico che ogni impresa pensi comunque al proprio profitto. Ma, così facendo, noi diamo una grossa mano anche ai lavoratori con disabilità; perché se un disabile viene assunto soltanto in obbligo alla legge 68/99, il suo posto di lavoro sarà comunque a rischio. Va ricordato che questa legge, che impone alle aziende l’assunzione di una percentuale di lavoratori con disabilità, può essere sospesa quando queste dichiarino lo stato di crisi”.

“Dati alla mano – prosegue Catanzaro – ci sono poi parecchie ditte che preferiscono pagare le sanzioni, piuttosto che ottemperare alla legge, evitando così i costi legati alla rimozione di eventuali barriere architettoniche e alla messa a norma delle strutture. Senza contare tutta la casistica di episodi di mobbing, tesi ad ottenere le dimissioni del lavoratore. Quanti passano per il nostro servizio – conclude – andranno a ricoprire posizioni che ci vengono segnalate delle imprese stesse; e sanno fin dal principio che non incontreranno situazioni di questo tipo”.(Antonio Storto)

(Fonte SuperAbile Inail)

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