Nel giorno in cui Hamas rilascia due ostaggi, “ho appreso del decesso di Liliach Lea Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis, il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi. Entrambi erano scomparsi dopo l’attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l’Italia un altro giorno di lutto”. Lo annuncia su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Chi sono le due vittime italo-israeliane
Eviatar Mosche Kipnis e Lilach Lea Havron sono i due italiani con passaporto israeliano rimasti vittime dell’attacco di Hamas di sabato 7 ottobre. Marito e moglie, con doppio passaporto, vivevano nel kibbutz di Be’eri. Nel kibbutz del sud del Paese, il servizio di soccorso israeliano Zaka ha trovato più di 100 corpi. “Vivevano in Israele da tanto tempo”, spiegava all’Adnkronos Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Hamas rilascia 2 ostaggi, sono due donne
Hamas annuncia intanto di aver rilasciato due ostaggi. Lo riporta Haaretz che cita un portavoce del gruppo responsabile del terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Da allora, secondo dati delle forze israeliane, sono 222 gli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas nella Striscia di Gaza.
Anche la tv satellitare Al-Jazeera riporta la notizia che – secondo l’emittente – arriva da Abu Obaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas. Stando a quanto riportato, i due ostaggi sono stati rilasciati dopo una mediazione di Qatar ed Egitto. Si tratta, secondo Al-Jazeera che riferisce di una dichiarazione diffusa via Telegram dalle Brigate al-Qassam, di due donne: Nurit Yitzhak e Yocheved Levschitz (che avrebbe 85 anni, secondo il sito israeliano Ynet). “Abbiamo deciso di rilasciarle per ragioni umanitarie e mediche”, affermano.
Israele conferma quindi il rilascio delle due donne, riportano i media israeliani. Israele non ha partecipato alle trattative. La Croce Rossa internazionale ha partecipato al rilascio. Secondo la tv egiziana Al Kahirra al-Akhbariya, i due ostaggi sono stati rilasciati al valico di Rafah, al confine con l’Egitto. L’emittente parla di un rilascio dovuto a intensi sforzi dell’Egitto.
Inoltre, a quanto riferisce l’emittente israeliana I24, cinquanta ostaggi con doppia nazionalità vengono ora condotti verso il sud di Gaza dove verranno consegnati alla Croce Rossa. La notizia non è stata per il momento confermata, mentre Haaretz scrive che il numero degli ostaggi prossimi alla liberazione sarebbe largamente inferiore a 50.
Una dichiarazione del primo ministro attribuita ad una fonte diplomatica, scrive Times of Israel, afferma che “Israele non parteciperà ad una ‘selezione’ di possessori di passaporto straniero per il rilascio”. Intanto il portavoce della Difesa israeliana, Daniel Hagari, non ha smentito la notizia ma ha detto che il pubblico sarà informato a tempo debito.
I terroristi catturati: “10mila dollari a ostaggio”
A chi portava un ostaggio a Gaza “venivano promessi 10mila dollari e un appartamento”. E’ quanto è emerso dagli interrogatori di sei miliziani di Hamas che hanno partecipato al massacro di civili del 7 ottobre. Alcuni estratti degli interrogatori dei sei detenuti, effettuati assieme dalla polizia e i servizi d’intelligence dello Shin Bet, sono stati montati in un video.
A quanto riferisce il Jerusalem Post a tutti erano state date esplicite istruzioni di uccidere e rapire civili, compresi anziani, donne e bambini. I loro comandanti erano rimasti a a Gaza. Uno di loro ha riferito che a chi riportava ostaggi erano stati promessi 10mila dollari e un appartamento.
Nei loro racconti si parla di case date alle fiamme, anche per costringere i civili ad uscire dai nascondigli, di persone uccise oppure usate come scudi umani. Alla fine del video a tutti e sei viene chiesto se ritengono che l’Islam autorizzi simili atrocità. Tutti hanno risposto di no, che l’Islam non autorizza a uccidere donne e bambini.