Home GoalSet&Match Pagelle Spagna-Italia: gli azzurri non riemergono più.

Pagelle Spagna-Italia: gli azzurri non riemergono più.

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Ho paura che questa volta non ci sia nessuno per salvarci”, viene da chiedersi che fine abbia fatto l’Italia e quale sia il suo destino futuro: ritroverà mai lo splendore, o almeno la luce riflessa, dell’Europeo 2021, oppure è costretta a restare ai margini del calcio mondiale? L’eliminazione con la Macedonia aveva affondato la Nazionale e per il momento gli azzurri restano fermi su quel fondale che, storicamente, non le appartiene. Per la verità saremmo anche stanchi noi “followers” della Nazionale, di ricordare costantemente – ormai ogni volta che scende in campo la squadra di Mancini- quel 24 marzo 2022, ma i risultati continuano far risuonare nella mente di tutti la triste serata del Barbera. Quella con la Spagna era la partita che il Mister stava preparando per tutta la stagione, non si tratta certo di un europeo o un mondiale, ma la sconfitta non è mai un segnale positivo.

Mancini

Spagna, esperimenti positivi

La Spagna stava vivendo una situazione simile alla nostra: quella della sperimentazione che segue ad una delusione, con la differenza che Mancini sta ricostruendo da oltre un anno, De la Fuente da pochi mesi. Il CT iberico infatti è subentrato a Luis Enrique dopo il fallimento in Qatar e, a quanto pare, i risultati positivi dei primi esperimenti si vedono da subito: Joselu, 33 anni, ha sostituito Morata e ha risolto la partita nei minuti finali. All’esordio con le Furie Rosse contro la Norvegia fece una doppietta in dieci minuti. Tra gli altri, Merino troneggia con l’apparente esperienza di un veterano in mezzo al campo, anche lui non c’era al mondiale. La difesa è stata modificata radicalmente con due “francesi” che hanno acquistato la nazionalità spagnola – Laporte, confermato, e l’esordiente Le Normand-, Eric Garcia è rimato a casa e il CT ha potuto schierare di nuovo Rodri a centrocampo, senza costringerlo ad arretrare: nella sua posizione naturale il campione d’Europa con il City è stato decisivo anche contro l’Italia.

Rodri con la maglia della Spagna

Italia, esperimenti da interpretare

Come detto anche l’Italia è una squadra in fase di sperimentazione e in cerca di una continua ricostruzione, una fase che, se non si considera la parentesi felice dell’Europeo, va avanti da Italia-Svezia del 2017. È stato richiamato Zaniolo, ancora campione con i giallorossi, ma quelli di Turchia del Galatasaray; Chiesa ha avuto il suo spazio di partita, ma la strada per il completo recupero sembra ancora lunga. Estremamente positivo l’innesto di Frattesi, al centro del mercato e ora della Nazionale, viene sostituito da Verratti che non entra benissimo mentre Pellegrini resta in panchina. Il grande assente dell’esperienza olandese di Nations League non è Tonali, chiamato con l’Under 21 per perseguire l’obiettivo Olimpico, bensì Zaccagni: Mancini insiste nel non convocarlo, ma l’ala biancoceleste è reduce da 10 gol in campionato, protagonsita di una stagione in cui la Lazio ha concluso al secondo posto in campionato, tuttavia, l’azzurro ancora non fa per lui a parer del CT; aleggia ancora un velo di mistero sulle motivazioni della sua continua esclusione. Raspadori, Gnonto e Retegui hanno mantenuto la posizione in panchina e anche Bunogiorno che visto l’errore da matita blu di Bonucci in avvio di partita, forse, meritava l’esordio. L’Italia rimane ancorata ad un passato- quello dell’Europeo ndr- diventato remoto con troppa fretta , senza far caso al macigno che porta il nome di Trajkovski che non le permette di riaffiorare verso la superficie.

Immobile in Nazionale

Spagna-Italia la cronaca della partita

Mancini attua delle scelte inedite; Zaniolo e Immobile sono supportati dalla spinta offensiva di Spinazzola e da un Frattesi pronto ad inserirsi alla prima occasione. De la Fuente risponde con due mezze ali ed il jolly Gavi dotato di ampia libertà di inventare. L’errore di Bonucci in avvio è imperdonabile, si lascia togliere il pallone da Yeremy Pino che segna facilmente dopo appena 4 minuti. Zaniolo trova l’occasione giusta calciando al volo, non verso la porta, ma verso le mani di Le Normand, calcio di rigore indiscutibile trasformato da Immobile. La tecnica di far inserire spesso Frattesi nell’area spagnola funziona perché i principali pericoli li crea lui e gli viene annullato un gol per pochi millimetri. L’arbitro Vincic ferma inspiegabilmente una ripartenza azzurra, per ammonire Jordi Alba senza concedere la regola del vantaggio. Nel secondo tempo entra male Darmian che sbaglia subito lasciando Merino pronto a colpire, viene fermato solo da un Donnarumma stratosferico e da Morata che grazie l’Italia. Zaniolo diventa prima punta quando viene sostituito Immobile, ma la scelta tecnica non crea pericoli. Dopo il grande intervento di Gigio, Unai Simon non vuole sfigurare e nega il gol a Frattesi. L’uomo decisivo è ancora un volta Rodri, che continua a far male all’Italia: un suo tiro da fuori area viene sporcato e deviato direttamente sul piede di Joselu. È quasi il novantesimo, è la giocata decisiva per portare la Spagna a Rotterdam in finale contro la Croazia mentre per noi rimane la finalina del terzo posto con l’Olanda.

Spagna-Italia le pagelle

Spagna: Simon 7, Navas 6.5, Le Normand 5, Laporte 6.5, Alba 5.5, Rodri 7, Merino 7/Ruiz 6.5, Rodrigo 5/Asensio 7.5, Gavi 6/Canales 6, Pino 7/Ansu Fati 6, Morata 5/ Joselu 7

Italia: Donnarumma 7, Toloi 6, Bonucci 4/Darmian 5, Di Lorenzo 5.5, Spinazzola 5/Dimarco 7, Acerbi 7, Frattesi 7.5/ Verratti 6, Jorginho 7/Cristante 5.5, Barella 5, Zaniolo 6, Immobile 6/ Chiesa 6.

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