“Non credo che possiamo escludere una pista” e “nessuno può dire se il rapimento possa essere attribuito” alla lotta agli scafisti. Sono le parole con cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano commenta l’ipotesi, avanzata oggi da una delle forze in campo in Libia, secondo cui i 4 italiani rapiti nel paese che fu di Gheddafi possano essere usati come merce di scambio per la liberazione di uno o più scafisti detenuti nel nostro Paese. “Facciamo lavorare chi ha titolo a farlo e a farlo nel silenzio” ha aggiunto Alfano. Da Malta è arrivato anche il commento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito il rapimento di Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla “una ferita aperta che speriamo si possa risolvere nel più breve tempo possibile”. “Tutti sono nel mirino – ha aggiunto Mattarella rispondendo a chi gli chiedeva se ci fosse un’offensiva fondamentalista in particolare contro l’Italia. -: è nel mirino qualunque paese che si batta per la tolleranza, la civiltà e il rispetto delle vite umane”.