Ivanka Trump e Lysandra Ohrstrom, 38 anni, giornalista freelance americana esperta di Medio Oriente, sono state inseparabili dai primi anni Novanta fino alla prima decade del secondo millennio.
Ora Ohrstrom ne fa un ritratto impietoso su Vanity Fair descrivendo l’evoluzione di Ivanka, da ragazza con i suoi difetti, ma simpatica, intelligente e divertente a quella attuale: “snob” e “prepotente”.
“A poco a poco, le nostre differenze ci hanno diviso – si legge nell’articolo – : ‘Perché mi dici di leggere un libro sui fottuti poveri?’ mi ha chiesto una volta – poi c’è stato un momento, subito dopo l’università, in cui Ivanka ha abbracciato la strada che il padre aveva delineato per lei”.
Dalle uniformi con kilt a quadri verdi (“più erano corti più erano popolari”) agli abiti grunge con i quali scorrazzavano a Manhattan, i ragazzi e le ragazze della scuola prestigiosa che frequentavano vivevano in sontuose case nei quartieri più esclusivi della città.
“Donald Trump”, racconta, “mi riconosceva a malapena ma mi chiedeva se Ivanka fosse la ragazza più carina o più popolare della nostra classe”. Sebbene non ne ricordasse il nome, Trump “aveva una memoria fotografica del mio corpo”, ricorda ancora l’ex amica di Ivanka riferendo di quando a Mar-a-Lago Donald Jr le rubò dal piatto la metà del suo panino e Trump, guardando Ivanka che rimproverava il fratello, disse: “Le sta facendo un favore”, in riferimento al suo peso.