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Jannik Sinner è il primo volontario di Milano Cortina 2026.

In totale sono 18mila. Il tennista: 'Io tedoforo? Mi piacerebbe'.

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Il primo volontario delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 è il campione azzurro e numero 1 del tennis mondiale Jannik Sinner, reduce dall’ultima impresa agli US Open. In totale saranno circa 18mila i volontari e le volontarie.

Il Comitato Organizzatore ha presentato ufficialmente il programma Team26 dedicato proprio ai volontari. I requisiti per candidarsi – esclusivamente sul sito milanocortina2026.org – sono l’aver compiuto 18 anni entro l’1 novembre 2025, conoscere l’italiano o l’inglese, partecipare agli eventi di selezione e formazione, e garantire una disponibilità minima di almeno 9 giorni non consecutivi durante i Giochi.

“La presentazione del programma volontari rappresenta un ulteriore e definitivo segnale dell’effettivo inizio del conto alla rovescia che ci porterà ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026” ha affermato Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani.

“Anche nel tennis senza volontari l’evento non c’è e li ringrazio sempre. Per loro noi siamo idoli e spunti importanti per la loro crescita, ed è giusto far capire che il loro lavoro è importante. Certo nell’evento più grande come le Olimpiadi le cose sono diverse” ha detto Sinner a cui non dispiacere essere il tedoforo: “Mi piacerebbe ma sono domande a cui non possiamo ancora rispondere. Mi farebbe piacere fare parte in qualche modo delle Olimpiadi: lo sport mi ha dato davvero tanto – ha commentato il tennista con un passato anche da giovanissima promessa nello sci -. L’adrenalina che mi ha dato lo sci non l’ho ancora ricevuta da altre cose. Ho una grande connessione con l’inverno. Mi piacerebbe vedere il gigante e la discesa libera ma solo da fuori perché quando sciavo avevo paura”.

La scelta di Sinner “è logica – ha osservato il presidente del Coni, Giovanni Malagò -. È una persona che è arrivata al tetto del mondo, ed è arrivata dal nostro Paese. Siamo tutti orgogliosi che sia italiano. Sappiamo bene anche il suo percorso da giovane. Anche se mi risulta che qualche discesa libera continui a farla. Molti sostenevano che sarebbe diventato bravo sia con il tennis che con lo sci”.

Fonte: ansa.it

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