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Juventus-Bologna 2-0

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La Juve ci mette poco più di un quarto d’ora ad archiviare la pratica Bologna. I timbri sono di Dybala, al primo gol stagionale, e di Matuidi e sono più che sufficienti a piegare gli emiliani, che mai danno l’impressione di poter riaprire i giochi e lasciano.

Allegri propone per la prima volta in stagione Perin in porta e la difesa a tre, con Barzagli e Benatia ai lati di Bonucci e Cuadrado e Cancelo esterni nel centrocampo a cinque, dove Pjanic è il regista e Bentancur e Matuidi le mezz’ali, mentre la coppia d’attacco è composta da Ronaldo e Dybala.
L’atteggiamento iniziale del Bologna non è diverso da quello adottato dal Frosinone domenica sera, con otto, nove uomini piazzati davanti all’area, ma la Juve ci mette meno a farsi pericolosa, arrivando subito al tiro con Cancelo e sfiorando il vantaggio con Dybala, che va in pressing su Skorupski e intercetta il suo rinvio, colpendo l’esterno della rete. Il gol però è solo rimandato di qualche minuto: dopo una delle rare ripartenze degli emiliani, Bonucci con una sventagliata di quaranta metri pesca in area l’argentino, il cui “colpo di nuca”  si trasforma in un assist perfetto per Mautidi e poco importa se la conclusione del francese viene intercettata da Skoruspiki, perché sulla respinta è la Joya il più lesto ad arrivare sul pallone e girare in rete.

Giusto il tempo di rimettere in gioco e fermare un tentativo di reazione degli ospiti ed ecco che, dopo una ripartenza da applausi di Bentancur, il traversone di Cancelo trova Ronaldo in posizione piuttosto defilata. La stoccata al volo del portoghese attraversa lo specchio della porta e arriva fin sui piedi di Matuidi che dalla parte opposta dell’area controlla, salta l’uomo e scarica il sinistro sotto la traversa. Sopra di due reti dopo un quarto d’ora, la Juve può gestire gara senza il pensiero di dover sbloccare la partita e il fatto che il Bologna sembri più preoccupato di subire una goleada che di raddrizzare il risultato agevola ulteriormente i bianconeri. Ronaldo vuole partecipare alla festa e, dopo aver messo a lato da fuori area, si beve Djiks al limite e spara in diagonale, trovando la risposta di Skorupski. Quando la squadra di Allegri abbassa troppo il ritmo, gli emiliani riescono a farsi vedere con Falcinelli che sfiora il palo con un sinistro a giro, ma è davvero troppo poco per rientrare in partita.

Il 93,2 % di passaggi riusciti nel primo tempo (sarà di poco inferiore a fine gara) è un perfetto quadro della qualità messa in campo dai bianconeri che, anche nella ripresa, quando partono in velocità e dialogano nello stretto sono uno spettacolo, per quanto a volte esagerino nella ricerca del numero a scapito dell’efficacia. Si gioca comunque in una sola metà campo, nella quale imperversano soprattutto Cencelo e Dybala, che saltano l’uomo praticamente ogni volta che entrano in possesso di palla. Visto l’andazzo della partita  ci si può permettere di far rifiatare qualche pedina in vista dei prossimi impegni: Allegri opera il primo cambio intorno al 20′, richiamando Pjanic e mandando in campo Emre Can, quindi alla mezz’ora tocca a Bernardeschi rilevare Cuadrado e al 40′ Alex Sandro prende il posto di Barzagli. Poco prima dell’ultima sostituzione Dybala aveva liberato Ronaldo al tiro, ma il diagonale del portoghese non aveva centrato la porta, mandando sul fondo la possibilità di arrotondare il risultato di una partita mai, davvero mai, in discussione. E visto che neanche nel recupero Emre Can, servito proprio da Ronaldo, riesce a superare Skoruspski, si chiude sul 2-0. Tanto basta per centrare il sesto successo in campionato, il settimo stagionale, e arrivare allo scontro diretto con il Napoli di sabato a punteggio pieno.

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