NON tutte le farine integrali sono uguali! Alcune, infatti, sono “false“!
In Italia la legge ci dice che la farina è integrale se ha una percentuale di proteine e di ceneri maggiore rispetto alle altre farine. Niente di più. Peccato che la VERA farina integrale, cioè quella ottenuta dalla macinazione del chicco INTERO, contiene parti della cariosside ricche di vitamine, sali minerali e grassi buoni che la “falsa” farina integrale non contiene!
Basta pensare al germe di grano, la parte nutrizionalmente più ricca di tutto il chicco, da cui si ricava il prezioso olio di germe di grano, utilizzato in diversi integratori e prodotti per la Salute. Il suo contenuto di sostanze nutrizionali è enorme: acidi grassi essenziali, vitamine del gruppo B, vitamina E dall’alta capacità antiossidante, sali minerali.
Il germe ha però una controindicazioni per le industrie alimentari: contenendo acidi grassi insaturi, rende la farina a maggior rischio di ossidazione e irrancidimento. Ecco perché sono nate le farine integrali false: per permettere alle farine di durare più a lungo sugli scaffali dei supermercati. A discapito però della qualità del prodotto e della nostra Salute.
Da sempre i cereali integrali sono stati la base dell’alimentazione della civiltà umana. Gli Aztechi usavano l’amaranto, gli Incas avevano la quinoa, gli imperi asiatici il riso e il grano saraceno, le civiltà africane il miglio e il teff, e in Europa la base dell’alimentazione era costituita da grano, orzo, segale e avena.
Per poter conservare a lungo le farine, le industrie hanno pensato di raffinare il grano, cioè privarlo della crusca e del germe di grano ricco di nutrienti (aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B e vit. E). In questo modo le farine risultano meno deteriorabili e meno appetibili per gli insetti, e quindi possono essere conservate più facilmente.
Inoltre, i prodotti di scarto (crusca e germe di grano) possono essere venduti ad altre ditte che producono integratori e alimenti “salutari” ricavandone un profitto maggiore.
Ma la farina bianca privata del germe di grano è una farine “morta”, perché è in questa parte che il seme concentra tutti i fitonutrienti ed eliminarlo significa togliere tutto ciò che di buono il seme ha da offrire.
Le farine raffinate non solo non apportano benefici alla nostra salute, ma risultano addirittura dannose a causa del loro elevato indice glicemico. Alzando troppo la nostra glicemia favoriscono il sovrappeso e possono aumentare il rischio di malattie degenerative. Al contrario molti studi evidenziano la correlazione tra l’uso dei cereali integrali e un peso corporeo salubre e la loro azione protettiva nei confronti di molte malattie
Uno studio fatto da un gruppo di ricercatori della Wake Forst University ha evidenziato la correlazione tra uso di cereali integrali e la prevenzione della aterosclerosi.
Questi scienziati hanno seguito un migliaio di persone per 5 anni, misurando con l’ecografo la quantità di placca aterosclerotica nelle arterie carotidi. I soggetti presi in esame erano tutti onnivori e mangiavano abitualmente prodotti animali ricchi di colesterolo. Dallo studio emerge che, nonostante la placca aterosclerotica continuasse ad aumentare nel tempo per via della dieta, nei soggetti che facevano uso di cereali integrali la crescita era molto rallentata. Per questo i cereali integrali vengono consigliati nella prevenzione della malattia aterosclerotica, poiché aiutano a tenere pervie le nostre arterie. Per arrestare completamente la crescita della placca, i soggetti presi in esame avrebbero dovuto modificare la loro alimentazione in modo più radicale, riducendo i prodotti animali.
Quando possiamo scegliere tra un prodotto raffinato e uno integrale, scegliamo sempre l’integrale poiché rappresenta la scelta migliore per la nostra salute. È importante però fare attenzione che il prodotto sia realmente integrale, cioè che sia fatto con farina derivata dalla macinazione del grano integro, e non preparato con farina bianca a cui è stata aggiunta un po’ di crusca. Inoltre è sempre meglio usare cereali integrali biologici perché i pesticidi tendono a restare nella parte esterna della spiga, che in questo caso non viene eliminata.
Dott. Febo Quercia- Biologo Nutrizionista
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