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La carriera artistica di Alessandro Cosentini

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La carriera artistica di Alessandro Cosentini

Alessandro Cosentini, attore cosentino, classe 1986, già noto al grande pubblico nel ruolo di Vincent Saint Germain nella soap opera di Centovetrine, ed attualmente impegnato nel cast della soap opera “Il paradiso delle signore”, originariamente serie televisiva in prima serata, mentre nella terza stagione va in onda con nuovi attori nel formato di soap opera.Attore di televisione e di teatro, tante esperienze artistiche nel panorama televisivo e teatrale accanto a volti celebri, una su tutte aver preso parte al film Tv “Rocco Chinnici-E’ cosi lieve il tuo bacio sulla fronte”, la cui regia è di Michele Soavi, con Sergio Castellitto e Cristiana Dell’Anna.Si è diplomato presso l’Accademia d’arte Drammatica “Silvio d’amico”, si divide tra teatro e Tv, e tra la capitale e la sua città, Cosenza. Un attore è colui il quale deve mettersi al servizio del suo personaggio, dimenticando se stesso ed interpretandolo con convinzione e serietà: un mix di arte ed umanità. E’ di questa immagine di attore che Alessandro Cosentini vuole parlarci. Andiamo a conoscerlo da vicino.

Partiamo dai tuoi esordi artistici: quando hai iniziato la tua carriera televisiva e teatrale. Cosa porti con te da queste esperienze professionali ed umane?

Girare nel 2015 l’ultima stagione di “Centovetrine” è stato il mio primo lavoro per la TV mentre il mio primo vero esordio teatrale è stato nel 2011 quando ho partecipato alla 4°edizione del “Premio Attilio Corsini” presso il Teatro Vittoria/Attori & Tecnici nel quartiere Testaccio di Roma con “Don Giovanni o la pazzia di Sganarello”, regia di Giacomo Settis Bisordi. Da entrambe le esperienze mi porto tanto entusiasmo per questo lavoro e tante conferme positive su come lo stavo continuando a fare.

C’è un personaggio che hai interprato a cui sei legato maggiormente?

Non sono legato a nessun personaggio in particolare. Sicuramente quelli che ho interpretato in teatro hanno lasciato un segno più netto nei miei ricordi. Edmund nel “Re Lear” di Shakespeare o Elicone nel “Caligola” di Albert Camus per esempio.

Indubbiamente sei diventato popolare per il ruolo protagonista di Vincent in Centovetrine,uno dei volti amati della soap, ormai chiusa da tempo. Ti rivedi in Vincent?

In Vincent rivedo molto la mia indole ribelle, la mia istintività e la mia propensione alla continua ricerca della verità. Tutti sentimenti e atteggiamenti dell’età giovanile che ora sto iniziando piano piano ad elasticizzare nella loro intensità sia per l’età che inizia ad avanzare e sia perché, secondo me, poi ad un certo punto uno deve fare i conti e riuscire a servire in questo mondo, nel duro equilibrio che c’è tra il bene e il male, con intelligenza, allenando i sentimenti e tentare sempre di fare la differenza nelle sfumature, nei dettagli, prima attraverso un lavoro, una tensione verso gli altri che con se stessi.

Teatro e televisione: un Alessandro Cosentini artista a 360 gradi! Quale di questi tuoi aspetti artistici preferisci e perché?

Il teatro mi ha aiutato molto nel mio percorso artistico.Se fatte bene e con criterio, entrambe le esperienze artistiche possono raggiungere apici importanti e di senso prima per il pubblico e poi per se stessi. Ma il pubblico, chi ti viene a vedere, chi accende la tv per vederti, è solo per lui che bisogna ragionare e creare quando si lavora.

Di questa nuova avventura “Il paradiso delle signore”, la soap opera tanto attesa dai suoi appassionati, ci vuoi anticipare qualcosa?

Non so dirti molto. La produzione continuerà fino a marzo ed io in questo momento sono in contratto fino a fine ottobre. Gli sceneggiatori scrivono di mese in mese e spero con tutto il cuore di poter continuare a far crescere questo personaggio.

Il personaggio che interpreti nella soap “Il paradiso delle signore”è Cosimo Bergamani.Ti somiglia, oppure sei completamente diverso da lui?

Siamo simili del modo di provocare, forse anche nel modo di essere spontanei nei rapporti sociali ma credo che per adesso ci sia un abisso tra me e Cosimo. Comunque mi sto divertendo molto a farlo

Ci stanno colleghi a cui sei legato , e che vuoi ringraziare o salutare?     

Sono legato molto a Giacomo Settis Bisordi e a Massimiliano Aceti, miei compagni di accademia senza i quali forse da solo non avrei capito e coltivato il mio entusiasmo per questo mestiere. A livello umano, nei lavori che ho fatto per la TV, sono rimasto legato a Beatrice Aiello e a tutto il cast di “Rocco Chinnici- È così lieve il tuo bacio sulla fronte”.

Professionalmente Roberto Alpi, Elena Sofia Ricci e Sergio Castellitto sono le figure più importanti con cui ho avuto la fortuna di lavorare e di imparare qualcosa in più.

E qualche regista con cui vorresti lavorare?

Più di uno. Vorrei lavorare con registi giovani calabresi. Siamo pieni di talenti in Calabria. Realizzare un lungometraggio con Andrea Belcastro, un mio amico regista cosentino. Ma avrei imbarazzo della scelta:Fabio Mollo, Giacomo Triglia, Mario Vitale sono tutti registi pieni di talento e che ammiro. Poi se vogliamo volare in grande ti dico Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Gabriele Salvadores. Mi piacerebbe lavorare anche con Michele Alhaique, un giovane attore e regista romano. La serie “Solo” che ha girato per Taodue mi è piaicuta moltissimo.Per quanto riguarda il teatro mi piacerebbe molto poter lavorare con la Compagnia Scimone Sframeli, con Antonio Latella e la sua Compagnia Stabile Mobile, essere diretto da Massimo Popolizio, un attore che adoro, e poter continuare a lavorare con Michele Sinisi, un attore e regista pugliese straordinario. Insomma ,tutti sogni realizzabili…..spero!

Chi ti accompagna in questo tuo percorso attoriale e teatrale?

Pierluigi Misasi, il mio padre putativo, insieme alla sua splendida famiglia e la mia ragazza, Mariasilvia Greco, anche lei attrice e cosentina come me. Viviamo e continuiamo a condividere questa strada che abbiamo scelto insieme da quando ci siamo conosciuti. Poi gli incontri con maestri e colleghi straordinari hanno arricchito ancora di più il mio percorso e continuano a farlo. La mia numerosa famiglia continua ad essere una colonna portante per la mia crescita umana e quindi anche per quella attoriale.

Vuoi aggiungere qualcosa? Alessandro cosa si aspetta da questo anno in corso……….!

Solo cose belle. Sempre. Lottare per la bellezza in quello che facciamo. Coltivare gentilezza,senso e onestà verso noi stessi e verso gli altri è l’unica cosa sensata che possiamo fare.

a cura di Matteo Spagnuolo

 

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