La Cina avrebbe nascosto i dati reali sulla diffusione del coronavirus fino almeno al febbraio scorso, mentre il suo sistema sanitario reagiva per alcuni aspetti in modo inefficace all’epidemia. E’ quanto rivela la Cnn basandosi sulle informazioni contenute in una serie di documenti interni destinati a rimanere segreti di cui l’emittente americana ha detto di essere venuta in possesso e che assicura di avere verificato.
Secondo quanto emerge dalle 117 pagine di documenti provenienti dal Centro per il controllo delle malattie della provincia di Hubei, dove il Covid cominciò a diffondersi alla fine del 2019, “le autorità cinesi fornirono al mondo dati più ottimistici rispetto a quelli di cui erano in possesso”.
Tra i casi citati vi sono i dati resi noti il 10 febbraio, il giorno in cui il presidente Xi Jinping si rivolse per la prima volta allo staff sanitario degli ospedali di Wuhan per incoraggiarlo nella battaglia contro il virus. Quel giorno, afferma la Cnn, rispetto ai dati ufficialmente resi noti che parlavano di 2.478 nuove infezioni