La Corea del Sud precipita nella tensione. Con un voto all’unanimità, la Corte costituzionale ha destituito la presidente, Park Geun-hye (nella foto), coinvolta nel più grave scandalo di corruzione nel Paese da decenni. Subito dopo nella capitale Seul sono scoppiati tumulti e disordini, degenerati nella violenza. Sono morte due persone, entrambi sostenitori della Park, e diverse altre sono rimaste ferite. E’ una decisione storica: non era mai accaduto che un presidente sudcoreano democraticamente eletto fosse deposto.
Park ha perso l’immunità legata al suo ufficio e potrà adesso essere interrogata, forse anche arrestata. Sul fronte politico, si apre la corsa alla presidenza: le elezioni si devono tenere in un arco massimo di due mesi, probabilmente il 9 maggio, e potrebbero vedere tornare al potere un liberale dopo oltre un decennio di dominio incontrastato dei conservatori e alterare le relazioni di Seul con Washington e Pechino.