QN IL GIORNO pag. 24 · 01-09-2018 “LA CRISI INFINITA DEL MATTONE”
di Achille Colombo Clerici
Il mercato immobiliare in Italia – unico tra i Paesi dell’UE – rimane asfittico dall’ormai lontano 2008, anno di inizio della crisi. Anche se le compravendite sono aumentate nel 2017 a 542.000 (livello comunque ben lontano dal picco di 845.000 del 2007), continua il calo dei prezzi: con un meno 0,3%, siamo a meno 25% rispetto ai valori precrisi. I costi di costruzione dei fabbricati residenziali sono aumentati: secondo l’Istat 2018 più 1% rispetto all’anno precedente.
L’investimento immobiliare non e’ piu’ competitivo, ad eccezione degli immobili ‘griffati’ e dei quartieri di lusso delle metropoli. Critici rimangono i tre fattori di misura dell’andamento del mercato: al ridotto numero delle transazioni ed ai valori recessivi, si aggiunge la durata delle trattative – mediamente circa 7 mesi secondo Nomisma- molto piu’ elevata rispetto al livello fisiologico.
Il settore del credito all’ immobiliare non funziona a pieno: sempre secondo Nomisma ben 9,2 milioni di famiglie, intenzionate all’acquisto di casa o alla permuta, non riescono ad accendere un mutuo.
Se l’ABI, meritoriamente ha approntato un codice dei criteri valutativi degli immobili, anche al fine di ridurre i fattori di squilibrio all’interno delle pratiche di finanziamento bancario, le sofferenze bancarie nel comparto immobiliare – componente importante dei cosiddetti npl – rimangono per lo piu’ insoddisfatte. Indirizzi europei spingono le banche a liberarsi in fretta di questo gravame, con il rischio che si riversino sul mercato molte migliaia di edifici, deprimendo ulteriormente i valori.
Non solo. Nel 2016 sono stati messi all’asta oltre 267.000 immobili: di questi ne sono stati venduti quasi 37.000 che hanno portato all’estinzione dei debiti solo in meno del 14% dei casi (entietribunali.it). In altre parole decine di migliaia di famiglie e di imprenditori sono costretti a continuare a pagare i debiti nonostante la perdita degli unici beni in loro possesso. Questo a causa di un perverso meccanismo che porta i tribunali non a vendere, ma a svendere gli immobili.
Sul tema segnalo che Università degli Studi di Milano e Assoedilizia intendono promuovere un convegno scientifico che si terra’ a fine settembre nella sede dell’ Ateneo.