“La madre di Cecilia “Angolo via Montenapoleone via Verri – Milano – Targa rievocativa dell’episodio manzoniano – Proposta di Achille Colombo Clerici – Il Giorno del 16 settembre 2016
Quei luoghi misteriosi dei «Promessi Sposi»
Colombo Clerici: «Riscopriamo la città manzoniana»
di MARIANNA VAZZANA
-MILANO
«HO PROVATO a calare nella Milano di oggi l’immagine della manzoniana “madre di Cecilia”, una delle più potenti e le più tremende,perché scuote l’animo, di tutta la letteratura italiana. Per vedere l’effetto che fa».
Comincia così la riflessione di Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, che lancia una proposta: scoprire, nella città, i luoghi-teatro de “I Promessi Sposi”. Quelli non esplicitati, da cercare come in una caccia al tesoro, seguendo gli “indizi” tra le righe dei capitoli.
Lui ha cercato di capire quale palazzo avesse davanti Manzoni quando ha descritto la scena della madre di Cecilia. «Pochissimi tra gli studiosi del Manzoni dice Colombo Clerici si sono posti la curiosità di sapere in quale angolo della nostra città l’autore abbia collocato quella famosa “soglia di uno di quegli usci”. Eppure si tratta di un episodio storicamente avvenuto, descritto da Federico Borromeo nel “De Pestilentia”».
Colombo Clerici segue il percorso di Renzo: «Oltrepassa la chiesa di San Marco, svolta a sinistra, attraversa
il ponte Marcellino e imbocca via Borgonuovo. “In fondo” dice il Manzoni, ma e’ all’inizio perche’ la via e’ un “dog leg”, e’ storta, incontra un prete che gli indica l’itinerario.
Prosegue fino a percorrere tutta via Borgonuovo, arriva all’incrocio di Croce Rossa (Carrobbio di Porta Nuova, chiesa di Sant’Anastasia, ora San Francesoo di Paola). Fin qui la descrizione del percorso fatta dal Manzoni.
Poi l’autore lascia immaginare il lettore».
E QUI COMINCIA la sfida.
«Renzo imbocca l’attuale via Montenapoleone. Non avrebbe avuto senso svoltare né a sinistra, né a destra: in un caso sarebbe tornato indietro, nell’altro si sarebbe diretto verso il Duomo. Ma allora il “prete-navigatore” gli avrebbe indicato direttamente via Brera.
Arrivato all’incrocio con l’attuale via Verri, s’imbatte nell’immagine del carro dei monatti». Ora «quasi 400 anni dopo sono li’ quando sopraggiunge una limousine Maserati. Perché non ricordare,magari con una targa, che quello é il cuore di uno degli episodi più strazianti e poetici della letteratura?Sarebbe un inizio».
VIA VERRI
«Perché non ricordarecon una targa quell’ immagine straziante?»
L’idea – La proposta del presidente di Assoedilizia: «Ho provato a calare nella Milano di oggi l’immagine della “madre di Cecilia” una delle più potenti e tremende, perché scuote l’animo, di tutta la letteratura italiana»