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La pharma blogger Dott.ssa Alina Di Ronza e l’innovativo approccio social dei giovani farmacisti.

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BENESSERANDO sempre più: parte oggi a grande richiesta su Informazione Quotidiana IQ questa nuova rubrica ideata e curata dal nostro Direttore Editoriale Professoressa Angela Bernardo in collaborazione con l’autorevole medico legale Dottoressa Mariagrazia Celestino e che ha la mission di far conoscere al vasto pubblico con un approccio e un percorso lineari ed efficaci e al tempo stesso avvincenti l’universo vario e complesso della salute e del ben-essere, a partire dalla medicina tradizionale e dalle scienze in generale e proseguendo con la medicina alternativa, la psicologia e settori affini, per una visione il più possibile completa ed esaustiva che può e deve costituire un importante arricchimento sapienziale ed esperienziale per tutti noi singolarmente e al contempo per l’intera collettività. Ospite d’eccezione di questa puntata inaugurale con un’intervista condotta dalla Professoressa Angela Bernardo è la Dottoressa Alina Di Ronza, giovane e brillante farmacista operativa nella Capitale e pharma blogger per passione, che ci introdurrà al suo mondo e alle sue attività con il garbo e la competenza che la contraddistinguono.

Benvenuta su IQ Dottoressa di Ronza, è un vero piacere averla come qualificata ospite di questa piacevole ed istruttiva occasione di incontro/confronto. Partiamo con un breve excursus sulle sue attività e sui suoi interessi.

La Dottoressa Alina Di Ronza.

Grazie per il caloroso benvenuto. Mi presento sono Alina di Ronza dottoressa in farmacia con tesi sperimentale in tecnica e legislazione farmaceutica. Proprio durante questi anni che comincia la mia condivisione social del mio mondo, grazie alla decisione di aprire un gruppo su Facebook “il mondo dei farmacisti” che vanta ad oggi 17.400 followers. Nel frattempo mi abilito alla professione di farmacista e comincia la mia avventura lavorativa nella farmacia. La passione nel “dispensare salute” anche solo sotto forma di consigli al banco, cresce sempre più al punto tale da iniziare a condividere il mio lavoro quotidiano sulle piattaforme social.

La figura del cosiddetto “Pharma Blogger”, un mix tra farmacista ed influencer, che utilizza le piattaforme dei vari social media per condividere con un linguaggio coinvolgente e semplice consigli utili sulla salute, sull’uso dei farmaci, sulla dermocosmesi e sull’integrazione alimentare, risulta essere sempre più apprezzata e seguita dalle persone che cercano delucidazioni ed approfondimenti online. Ci vuole parlare più nel dettaglio di questo nuovo modo di relazionarsi al pubblico che va oltre il concetto tradizionale di farmacia fisica?

La figura del “Pharma Blogger” rappresenta una significativa evoluzione nel modo in cui la salute ed il benessere vengono comunicati al pubblico. In un’epoca in cui le persone si rivolgono sempre più ai social media per cercare informazioni, il Pharma Blogger funge da ponte tra la “classica” farmacia ed il grande pubblico dei social, utilizzando un linguaggio accessibile e coinvolgente. Questa figura è fondamentale, poiché riesce a rendere semplici argomenti complessi legati a farmaci ed integratori, può rispondere a domande frequenti e fornire consigli basati su informazioni scientifiche, rendendo l’utente più consapevole e responsabile nell’uso dei farmaci e nella gestione della propria salute.

A differenza della farmacia fisica, dove la consulenza e l’interazione è più breve,  il Pharma Blogger ha la possibilità di creare una vera e propria comunità online, interagendo con i followers rispondendo a commenti e domande ed addirittura adattare i propri contenuti in base ai feedback ricevuti, fidelizzando il  pubblico, un pò come avviene anche nella farmacia.

Contenuti, quelli del Pharma Blogger, che sono di indubbio valore ed impatto e al contempo in linea con la deontologia e le normative specifiche della professione di farmacista. Ce ne può parlare?

Quando si parla di contenuti di un pharma blogger è fondamentale che questi siano non solo informativi e di alta qualità, ma anche conformi alle normative e alla deontologia professionale.

Credo che ci siano dei punti essenziali da considerare:

  1. Innanzitutto i contenuti devono basarsi su informazioni scientifiche e fonti affidabili; è importante che il pharma blogger si focalizzi sul messaggio che vuole veicolare tramite video o scritti o altra modalità di comunicazione, evitando messaggi fuorvianti o che possano in qualche modo danneggiare la salute dell’utente che ascolta.
  2. Fondamentale da considerare è la privacy dei clienti ed evitare la divulgazione di fatti ed informazioni personali di cui veniamo a conoscenza direttamente da loro, proprio perché con la fidelizzazione il cliente si fida a tal punto del proprio farmacista da condividere informazioni estremamente personali.
  3. Mai sostituirsi al medico! Quando si crea un contenuto social bisogna sempre pensare che l’utente che ascolta magari potrebbe avere patologie o problemi di salute che chiaramente il pharma blogger non può conoscere, quindi bisogna evitare di dare consigli senza specificare che il parere medico è fondamentale sempre.
  4. Infine, rispettare sempre le normative e le linee guida dell’Ordine dei Farmacisti.

Possiamo, dunque, affermare che il nuovo approccio social dei giovani farmacisti costituisce un importante valore aggiunto nell’offerta dei servizi alla clientela. Quali ulteriori orizzonti si stanno delineando, a Suo avviso, nel processo comunicativo e divulgativo dell’universo farmaceutico considerando anche il vertiginoso sviluppo dell’AI e dei suoi strumenti?

Certamente l’integrazione dell’AI e dei social media nel campo farmaceutico non solo migliora l’offerta di servizi, ma apre anche nuovi orizzonti per una comunicazione più efficace, interattiva e personalizzata. Ad esempio, grazie all’intelligenza artificiale si possono analizzare i dati dei clienti per poi offrire consulenze personalizzate migliorando l’esperienza del paziente. Inoltre l’ausilio di assistenti virtuali può fornire informazioni immediate e rispondere a domande frequenti, rendendo i servizi più accessibili e disponibili 24 ore su 24, ciò già esiste ed alcuni medici usufruiscono di una segretaria virtuale.

Infine l’AI può contribuire alla creazione di contenuti di alta qualità e rilevanza utilizzando algoritmi per identificare le tematiche di maggiore interesse per il pubblico così da essere performanti ed evitare di sfociare nel “trash”; è fondamentale ricordare sempre che prima di essere blogger siamo farmacisti, ovvero professionisti del settore salute che divulgano informazioni importanti e delicate e quindi da veicolare con attenzione in un mondo esplosivo come quello dei social dove i messaggi potrebbero essere interpretati erroneamente.

In conclusione, sono favorevole al progresso anche nel nostro settore grazie all’AI, ma gestito consapevolmente.

Sicuramente però il risvolto della medaglia ovvero la parte negativa di questo sviluppo è la perdita del rapporto umano con il farmacista. In passato il farmacista era visto come un’istituzione inconfutabile ed insostituibile a differenza dei tempi d’oggi in cui i clienti credono che un consiglio di GOOGLE o della vicina di casa sia più sicuro e risolutivo rispetto a quello del dottore in farmacia. A me è capitata proprio una situazione simile al bancone della farmacia, anzi più di una perchè questa modalità di interazione è più diffusa di quello che si possa pensare.

Come crede si evolverà la figura del pharma blogger nei prossimi anni? La sua professione e la sua divulgazione social in qualità di pharma specialist come cambierà?

La figura del pharma blogger è destinata ad evolversi nei prossimi anni per rispondere a nuove tendenze del settore farmaceutico, tecnologiche e di comunicazione. i pharma blogger del futuro dovranno essere più competenti, trasparenti e innovativi per adattarsi a un panorama sempre più complesso e regolamentato. La capacità di comunicare in modo chiaro e accurato, utilizzando i nuovi strumenti tecnologici, sarà fondamentale per la loro crescita e rilevanza.

Anche il mio lavoro è destinato a crescere e ad evolversi negli anni sia quello di farmacista al bancone della farmacia, ma soprattutto quello di pharma specialist. La mia professione come pharma specialist non è un vero lavoro inteso in senso di monetizzazione, ma lo svolgo con passione e dedizione con l’unico scopo di aiutare tanti utenti a gestire o risolvere, se possibile, problemi estetici o di salute (no patologici) con piccole “pillole” di salute giornaliere. Poi nella vita mai dire mai, se diventasse un vero lavoro ne sarei felicissima.

https://linktr.ee/dottalinadironza

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