La Strategia nazionale per le aree interne del Paese costituisce una delle linee strategiche di intervento dei Fondi strutturali europei dei cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027, definite nell’ambito dell’Accordo di Partenariato, e rappresenta una azione diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare, nel medio periodo, il declino demografico che caratterizza talune aree del Paese, definite come quelle aree più lontane dai poli di servizio essenziale primario e avanzato. Il PNRR nell’ambito della Missione 5, Componente 3 (Interventi speciali di coesione territoriale) prevede il rafforzamento della Strategia Nazionale per le Aree Interne attraverso misure a supporto dei livelli e della qualità dei servizi scolastici, sanitari e sociali, con un finanziamento complessivo di 825 milioni. L’investimento per le aree interne si articola in due sub-investimenti: il Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità (725 milioni) e i Servizi sanitari di prossimità territoriale (100 milioni).
Il Piano complementare stanzia ulteriori 300 milioni destinati al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade nelle aree interne. Il primo intervento del PNRR mira ad agevolare la soluzione di problemi legati all’esclusione e alla marginalità sociali nelle aree interne, con il Potenziamento dei servizi di istruzione, salute e mobilità: il meccanismo di erogazione consiste nella concessione di sovvenzioni ai comuni. L’obiettivo è di fornire servizi sociali ad almeno 2 milioni di cittadini residenti in comuni delle aree interne, di cui almeno 900.000 abitanti delle otto regioni del Mezzogiorno. La politica di coesione, tramite gli Accordi di partenariato, ha definito una modalità di identificazione di questi territori collegata alla loro perifericità rispetto ai centri urbanizzati di offerta di servizi essenziali di salute, istruzione e mobilità.
La Strategia nazionale per le aree interne si rivolge, in particolare, alle aree interne non a densa urbanizzazione, utilizzando un modello d’intervento basato su strategie territoriali finalizzato al potenziamento della fruizione di servizi di cittadinanza e a iniziative per lo sviluppo economico e l’occupazione. Un importante passo per comprendere e sviluppare le esigenze dei territori e per garantire ai territori montani tutto il sostegno necessario, assicurando interventi e promuovendo iniziative di salvaguardia e valorizzazione delle aree marginali e delle realtà urbane montane. Sostenere e rilanciare le aree interne, un processo richiesto da tempo da numerose organizzazioni e associazioni territoriali, diviene estremamente utile per contrastare lo spopolamento e creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo.
Anche l’Associazione Italiana Europrogettisti – Eu Project Manager (Assoeuro) saluta positivamente le sinergie e le linee di finanziamento dedicate alla crescita sostenibile delle realtà periferiche e marginali, ricordando l’importanza della progettazione e dell’euro-progettazione per la crescita virtuosa e lo sviluppo sostenibile delle aree interne. Il corso di approfondimento lanciato da Assoeuro a Bruxelles (dall’8 al 10 aprile 2024) si rivolge a tutti gli operatori che si occupano, sia direttamente che indirettamente, dei bandi europei e di Next Generation Eu per trasmettere le nuove skills utilizzate dalla Commissione europea per il biennio 2024/25 e di formare alla nuova modalità per accedere ai finanziamenti europei e accelerare lo sviluppo delle comunità italiane e dei bellissimi borghi della nostra Penisola.