Alle Regioni potenzialmente più coinvolte (fra le 6 del Bacino del Tevere) sono stati già inviati degli schemi d’azione sinergica per cogliere le ampie opportunità che si vanno delineando in ambito europeo dallo studio dei documenti preliminari dell’Unione. A seguito degli annunci effettuati da più parti sulla necessità di muoversi tempestivamente in un ambito sempre più vitale per favorire lo sviluppo endogeno dei territori e creare nuova occupazione, un Soggetto come il Consorzio Tiberina non può che mettersi a disposizione – sfruttando il proprio know-how e il livello tecnico dei Consorziati – per porre i territori di competenza in prima linea in questa fase di programmazione, invertendo la tendenza che caratterizza il nostro Paese (se ne è parlato ampiamente al recente Forum P.A.). L’analisi di contesto su caratteristiche, identità e vocazioni dei territori è già stata avviata fin dal 2010, nel Primo Rapporto Annuale, e consente di prevedere risultati assai ambiziosi, anche a mo’ di “progetto-pilota” a livello nazionale per trovarsi pronti fin dall’1.1.2014.
La cooperazione è ancora una volta parola-chiave, requisito essenziale per ottenere risultati concreti. Le disposizioni comuni proposte dalla Commissione introducono nuovi strumenti di integrazione che potranno essere usati per l’implementazione di strategie sul campo, ricollegandosi agli obiettivi tematici identificati nei contratti di partenariato e nei programmi operativi legati alla dimensione territoriale: sviluppo locale di tipo partecipativo (articoli 28-30 del regolamento delle disposizioni comuni proposte) e investimenti territoriali integrati (articolo 99 del regolamento delle disposizioni comuni proposte). Questi ultimi (ITI) consentiranno agli Stati membri dell’Unione Europea di accorpare fondi da diversi assi prioritari di uno o più programmi operativi ai fini di un intervento pluridimensionale e intersettoriale. Dal punto di vista del “territorio di progetto”, qualsiasi area geografica con caratteristiche peculiari potrà essere oggetto di un ITI, dal livello di quartieri urbani con specifici problemi ai livelli urbano, metropolitano, urbano-rurale, sub-regionale o interregionale; non sarà obbligatorio che un ITI copra l’intero territorio di un’unità amministrativa.
L’identificazione preliminare di una strategia integrata per la regione Tiberina come regione policentrica, il coinvolgimento di molteplici “attori” (locali e non), la progettazione preliminare di numerose linee operative (si veda il Terzo Rapporto Annuale, integralmente on-line) sono già stati portati avanti in questi anni dal Consorzio Tiberina, anche perché attraverso gli esiti della crisi socio-economica si possano costruire nuovi modelli di sviluppo basati su: innovazione – integrazione dei saperi e interdisciplinarità – mettersi in rete, fare sistema e cooperare – apertura verso l’esterno – intersettorialità – approccio contemporaneamente dall’alto e dal basso – condivisione e partecipazione – coalizioni trasversali – cura del territorio – qualità del lavoro e della vita durature – nuovo approccio per la crescita – impiego ottimale delle risorse disponibili – organization review.
Invitiamo quindi a trasmettere proposte, per ora in termini di “schede” su tematiche da sviluppare, senza alcun livello formalizzato di progettazione, così da delineare gli “assi” d’interesse e mettere a punto format, modelli di partenariato con i Proponenti, etc, anche monitorando in continuazione i documenti emessi dall’U.E. nel corso del 2013; da segnalare che negli “accordi di governance” previsti dai nuovi strumenti (ITI, etc) potranno essere designati organismi intermediari, inclusi autorità locali, organismi di sviluppo regionale oppure organizzazioni non governative, per adempiere ad alcune o a tutte le attività di gestione e implementazione. L’obiettivo del nuovo “Call for Ideas” è dunque esser pronti con un quadro completo, integrato e operativo di quanto già progettato in seno al Consorzio e di quanto perverrà nei prossimi mesi.