Una stragrande maggioranza della popolazione araba è contro lo Stato Islamico, secondo un sondaggio, il più ampio mai realizzato finora, condotto dall’Arab Center for Research and Policy Studies su un campione di 18.300 persone residenti in 12 Paesi del Medio Oriente e dell’Africa. L’opposizione più netta all’Isis – scrive lo Spiegel citando la ricerca – arriva da quei Paesi che sono essi stesse vittime degli attacchi terroristici, come Libano Giordania ed Iraq, con punte fino al 99,7%. I meno contrari si trovano in Mauritania, con il 74%. Il 62% considera la caduta del regime di Bashar al Assad come l’opzione migliore per la Siria. Il 71% giudica compatibile la democrazia con l’islam, ma solo il 44% giudica il proprio Paese pronto per la democrazia. L’87% si professa credente, di cui il 24% “molto osservante”, il 62% “abbastanza”. Il 52% si dice favorevole alla separazione tra stato e religione, il 44% contrario. L’85% disapprova il riconoscimento di Israele, una percentuale rimasta costante dal 2011. E il 75% considera la causa palestinese un fatto che riguarda tutti gli arabi, non solo i palestinesi. La politica estera di Usa, Iran e Russia è in gran parte bocciata dagli arabi: il 65% disapprova quella americana, il 62% quella iraniana, il 54% quella russa. La politica estera turca è considerata positivamente dal 59% degli arabi. Ma maggioranza, il 57% giudica negativamente le “primavere arabe”, causa di molti morti, di diminuita sicurezza e caos crescente. Il 23% vorrebbe lasciare volentieri il suo Paese, ma per motivi diversi, da quelli economici a quelli legati alla sicurezza. Il 29% guadagna troppo poco per far fronte alle proprie esigenze. I 12 paesi in cui è stato condotto il sondaggio sono: Egitto, Algeria, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Mauritania, Marocco, Palestina, Arabia Saudita, Sudan e Tunisia.