Buonasera Gente mia che pensate!
Camminando sulla strada da tempo intrapresa, desidero sostare un attimo per scambiare due parole con Voi, come saprete, ai tempi di Gesù era in uso, soprattutto a Gerusalemme gettare i cadaveri dei criminali e dei poveracci in fosse comuni di raccolta, che venivano poi coperte da una grande pietra su cui si dava esternamente una calce bianca.
Gesù paragonava scribi e farisei a quelle tombe candide e anonime dentro le quali erano gettate le salme, senza alcuna cura “siete sepolcri imbiancati” li apostrofava Gesù ” che all’esterno paiono puliti e decorosi a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa e putredine. In apparenza voi siete i giusti, poichè sedete in carica e amministrate il potere, ma in realtà all’interno siete gonfi di ipocrisia e iniquità”
L’epiteto di Gesù mi sembra molto efficace, non trovate? In effetti chi sono i sepolcri imbiancati di oggi se non i rispettabili “giocatori ” che muovono le pedine sulla scacchiera del mondo e tutte le incarnazioni del potere avido e perverso?
Quando mi riferisco al potere, intendo ogni genere e nel potere si cela il male, Gesù invita ad ascoltare, non a seguirne i comportamenti sbagliati perché tra noi Fratelli e Sorelle dobbiamo essere buoni ed allora con il fine di indurvi in tentazione, ecco il sonetto di oggi:
L’annuncio mortuario:
“Doppo ’nfinite sofferenze e pene
-poverello- si è spento er bene!
Farà seguito messo funerario”
Nell’apprennere er triste annuncio,
madri de fij che nun ponno nasce
e padri de fij che n’ponno pasce,
piagnenno urlonno:”basta! Rinuncio!”
Arivò così er giorno d’esequie.
Accorse n’armata de pora gente
piagnenno l’estinto cor proprio requie.
Ma er Signore ch’è bontà ‘nfinita
vedenno la miseria penitente,
lo fece risorge a nova vita!
Affettuosamente Mario Brozzi
