IQ. 07/06/2013 – Son ben 4,5 milioni circa, gli elettori chiamati alle urne per i tanto attesi ballottaggi di queste ultime elezioni amministrative, che porteranno all’elezione dei sindaci in ben 67 comuni italiani tra cui troviamo anche 11 capoluoghi di provincia.
Il dato politico e statistico ci mette davanti ad una situazione abbastanza chiara ed uniforme in tutto il territorio nazionale con il centrosinistra che parte avvantaggiato in quasi tutti i ballottaggi, e con un centrodestra alla ricerca di una rimonta, con le speranze riposte su alleanze con schieramenti ormai fuori dalla contesa e sul ritorno alle urne di chi aveva preferito disertare al primo turno.
A Treviso per esempio il sindaco uscente Gentilini (34%),appoggiato da Lega e Pdl, deve recuperare 8 punti percentuali al candidato di centrosinistra Manildo(42%), con le possibilità di rimonta del leghista collegate strettamente all’appoggio ,prima annunciato e subito dopo smentito, del candidato centrista Zanetti che,forte del 10% ottenuto al primo turno, potrebbe essere decisivo per il risultato finale.
Situazione simile ad Ancona dove la candidata di Pd e Scelta Civica Valeria Mancinelli ,con il 33% dei consensi ,parte con un buon vantaggio su Italo D’angelo(Pdl) che spera di incrementare il proprio 20% grazie anche all’accordo siglato con la lista civica “Alleanza per Ancona”.
Ballottaggio in arrivo dopo vent’anni anche in una roccaforte del centrosinistra come Siena in cui Valentini,appoggiato dal Pd, è in vantaggio su Neri (candidato di Pdl e Scelta Civica) che cercherà di colmare il gap di circa 16 punti percentuali nei confronti dello sfidante partendo dall’alleanza con “Impegno per Siena” di Farloni .
A Brescia al contrario è il democratico Emilio Del Bono a stringere un accordo con Castelletti(7%)per cercare di battere il pidiellino Paroli in una contesa che parte dal 38% circa ottenuto sia dal candidato del centrodestra che da quello del centrosinistra.
Anche a Viterbo bisognerà aspettare l’esito del ballottaggio per la nomina del nuovo sindaco infatti,contro ogni pronostico, il sindaco uscente Marini(Pdl),si ritrova a dover cercare di recuperare piu’ del 10% dei consensi allo sfidante di centrosinistra Michelini.
Ma i riflettori sono puntati soprattutto su Roma dove Ignazio Marino e Gianni Alemanno, dopo due settimane di accesa campagna elettorale, si contenderanno la carica di primo cittadino della capitale. Il sindaco uscente,appoggiato da tutto il centrodestra, al primo turno ha ottenuto il 30% dei consensi contro il 42% dell’ex senatore, e in questi giorni sta cercando di recuperare uno svantaggio molto largo puntando soprattutto su coloro che hanno deciso di non recarsi a votare al primo turno e sugli elettori di Alfio Marchini(10% circa),il quale tuttavia non ha ufficialmente appoggiato nessuno dei due contendenti, indicando però di voler dare discontinuità all’operato di Alemanno,definito deludente dal costruttore romano.
Cautamente ottimista invece l’ambiente che circonda Ignazio Marino che,oltre all’appoggio non ufficiale di Sandro Medici, spera di carpire voti alla parte del MoVimento 5 Stelle vicina a Stefano Rodotà,che sostiene ancora Marino dopo l’esperienza delle ultime primarie.Certo è che per tornare in Campidoglio per altri cinque anni servirà un’impresa piu’ grande di quella del 2008 al sindaco Alemanno che in quella circostanza riusci’ a battere Rutelli al ballottaggio partendo da uno svantaggio di 5 punti percentuali. Anche in questo caso,nonostante uno svantaggio molto piu’ ampio rispetto alle scorse elezioni, potrebbero uscire risultati sorprendenti dalle urne per il sindaco uscente che sta cercando consensi tra la gente in questi giorni al fine di portare al termine una missione che sembra quasi impossibile.