«Le normative lombarde? Conquiste culturali» Brescia Oggi ed. 12/agosto/2017 intervista ad Achille Colombo Clerici
L’INTERVENTO. Il presidente regionale di Confedilizia Achille Colombo Clerici non ha dubbi parlando delle nuove regole urbanistiche
«Le normative lombarde? Conquiste culturali»
Per l’esperto la Regione si è dotata di un apparato di leggi e piani per affrontare le sfide del terzo millennio «Le nuove normative regionali adottate in Lombardia in materia di urbanistica sono
conquiste culturali». Ne è convinto il presidente regionale di Confedilizia Achille Colombo Clerici.
«In campo urbanistico spiega la Regione Lombardia si è dotata in questi anni di un apparato complesso di leggi e piani per affrontare anche dal punto di vista territoriale e urbano le sfide del terzo millennio. In urbanistica i principi contenuti nelle leggi lombarde rappresentano
delle conquiste culturali. Il mese scorso il Consiglio regionale ha adottato un progetto d’integrazione del Ptr in relazione alla problematica del consumo del suolo e a fine luglio sono
scaduti i termini per presentare le osservazioni di rito».
Come si potrebbe migliorare, quindi, la situazione del suolo?
«Vorrei osservare nel merito come correttamente la legge regionale introduca nel computo del consumo del suolo le infrastruttre sovracomunali di servizio alla mobilità. Anche la verifica del consumo del suolo andrebbe compiuta a livello sovracomunale. Il parametro è rappresentato dal
territorio del singolo comune, che in Italia è il livello base della pianificazione territoriale.
Si potrebbe superare il livello comunale come parametro per la pianificazione urbanistica. Cominciando dalla Città Metropolitana, per la quale la vasta area dovrebbe diventare la scala in base a cui realizzare la riorganizzazione dei servizi comunali, la pianificazione urbanistica e il controllo del consumo del suolo».
Quali i vantaggi di un superamento del singolo Comune?
«E giunto il tempo di riflettere sull’opportunità di introdurre normativamente un istituto per correlare gli interventi di nuova produzione edilizia, comportanti nuovi insediamenti di volumi edilizi, a un momento non solo pianificatorio ma programmatorio.
Una verifica non solo della correlazione delle strutture edilizie di godimento con le infrastrutture di servizio, ma anche della congruenza del rapporto tra gli interventi e la situazione socio economica
della città, con riferimento ai fabbisogni di funzioni e strutture». .